DOLCI DELLE MONACHE: DALLE OSTIE SACRE ALLE DELIZIOSE OSTIE RIPIENE.

VISTA DEL PAESE MONTE SANT'ANGELO (FG)

Nel silenzio dei conventi, dove la spiritualità si intreccia  con la vita quotidiana, la preparazione dei dolci ha assunto nel corso dei secoli un ruolo non solo nutritivo ma anche rituale.
I dolci monastici sono più di semplici pietanze: sono un'espressione di devozione e una festa di sapori, radicati in tradizioni che si estendono oltre il tempo. Oggi parleremo dei monasteri della città garganica di Monte Sant'Angelo. 
La città un tempo era punto di riferimento storico di pellegrini che si dirigevano verso la Terra Santa, rendendola una crocevia vitale non solo per la fede ma anche per la cultura. 

INGRESSO CHIESA SAN MICHELE, MONTE SANT'ANGELO.

Monte S'Angelo, con il suo venerato Santuario di San Michele Arcangelo, incastonato in una suggestiva grotta sotterranea, rappresenta un luogo di profonda spiritualità e storia. 
Il Santuario stesso, una delle chiese rupestri più affascinanti d'Europa, è stato per secoli un simbolo di rifugio e protezione. La leggenda narra che l'arcangelo Michele apparve qui nel 490, 492 e 1656, dichiarando la grotta un luogo santo consacrato da lui stesso.

PARTICOLARE DELLA GROTTA DI SAN MICHELE.

Crociate e Vita Monastica

Durante il periodo delle Crociate, Monte Monte Sant'Angelo fu un grande centro religioso e culturale. Numerosi conventi sorgevano in questa area, diventando luoghi di scambio culturale e spirituale tra i monaci e i Crociati. Anche tra i vari conventi, presenti nel paese, c'era un vivace scambio di tradizioni culturali culinarie e religiose.

Le Ostie: Da Elemento Liturgico a Ingrediente Dolciario.

Le ostie sottili cialde utilizzate utilizzate nella liturgia della Messa, sono un simbolo  potentemente sacro nel Cristianesimo, poiché  rappresentano il corpo di Cristo durante l'Eucarestia.
La preparazione delle ostie,   richiede una maestria  che le suore di molti conventi hanno perfezionato nel tempo. Tradizionalmente, queste venivano create utilizzando appositi ferri, adatti per le cialde, dove l'impasto veniva cotto fino a diventare sottile e croccante e doveva restare sempre chiaro.


DOLCE DELLE MONACHE, OSTIE RIPIENE.

Ostie ripiene, come sono nate, storia. 
Uno degli esempi più affascinanti dell'adattamento culinario delle ostie nella cucina monastica è rappresentato dalle "Ostie Ripiene", ricetta che si perde nella notte dei tempi, nate nel Monastero della Trinità di Santa Chiara a Monte Sant'Angelo. Queste delizie sono fatte con ostie riempite di un ricco composto di mandorle e miele, simboleggiando un incontro tra il sacro e il profano, tra la tradizione ecclesiastica e quella gastronomica.
Secondo le cronache locali, queste ostie ripiene sono nate quasi per caso, ma hanno rapidamente guadagnato popolarità sia all'interno che all'esterno delle mura del convento, diventando un simbolo di festività e condivisione.
La leggenda narra che furono create per la prima volta quando, in un gesto di ospitalità verso un visitatore distinto, una suora decise di utilizzare le ostie avanzate per creare qualcosa di unico, aggiungendo mandorle e miele disponibili in cucina. Altri ancora narrano che una suora nel tentativo di raccogliere delle mandorle caramellate cadute su un ripiano si ritrovò a non poter più staccare l'ostia. Si racconta che, una volta
inventate le ostie ripiene, le suore le scambiavano con i frati in cambio di nocino e pozioni curative. Questo scambio non solo manteneva in piedi i conventi, ma dimostrava anche che un buon dolce e un po' di liquore possono davvero fare miracoli per lo spirito della comunità.

Un Patrimonio di Dolcezza
I dolci del convento, e in particolare le ostie ripiene, sono più che semplici trattamenti; sono un tesoro di storia culinaria che parla di creatività e spiritualità. Attraverso questi sapori possiamo assaporare la storia di una comunità che ha trovato modi unici per celebrare la propria fede e la propria cultura.
La ricchezza storica di Monte Sant'Angelo e il suo ruolo nei percorsi religiosi e culturali dell'Europa medievale continuano a essere un punto di interesse per studiosi, pellegrini e visitatori, attirati dalla combinazione unica di bellezza naturale, arte sacra e profondità storica che questo luogo offre.

  

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