TORTA CUORE SAN VALENTINO, HEART BUTTER CAKE

Posto velocemente questa buonissima torta, la butter cake. E' un  eccellente dolce americano a base di burro.   
Ingredienti:

  • 125 gr. di burro ammorbidito,
  • 210 gr.  di farina 00,
  • 4 uova,
  • 215 gr. di zucchero semolato,
  • 1 bustina di lievito per dolci,
  • un pizzico di bicarbonato di soda,
  • 125 gr. di latte,
  • aroma mandorla o 2 bustine di vanillina.
  •  Stampo a forma di cuore.

Mettete nello sbattitore lo zucchero, il burro ammorbidito,  l'aroma di mandorla e   montate  per pochi minuti;
aggiungete uno alla volta le uova, la farina setacciata , il lievito 

 e ... tutti gli altri ingredienti.



 Ponete in forno preriscaldato a 160 gradi per circa  35 - 40 minuti.


Bucherellate la torta ancora calda con una forchetta e bagnatela con burro fuso e zucchero. Spolverizzatela con dello zucchero a velo. La butter cake si presta  bene ad essere farcita con creme varie.
Ho letto su diversi siti  che le basi tipo pan di spagna si possono congelare  e  .... se devono essere farcite risultano   più morbide. Bene, provo a congelarla!
Buon fine settimana, Clementina.   
P. S . La Butter Cake si è conservata benissimo, scongelata è risultata molto più morbida. Se avete un po' di tempo provate anche i cupcake, sono troppo belli!

 

TORTA DI BIETOLE E FUNGHI CON PASTA FILLO: UN PIATTO PRIMAVERILE LEGGERO.



Questa ricetta è perfetta per chi cerca un piatto facile e veloce da preparare, caratterizzato dalla sua leggerezza e versatilità. Utilizzando fogli di pasta fillo per foderare la torta, ho scoperto che questa opzione è diversa dalla più comune pasta sfoglia. La pasta fillo è composta solo da farina, acqua e grassi vegetali, con sottilissimi fogli di pasta che la rendono croccante e leggera. Il suo sapore neutro la rende adatta sia per farciture dolci che salate, offrendo infinite possibilità creative in cucina.

Ecco gli ingredienti:
  • 800g di bietole
  • 300g di funghi champignon
  • 4 spicchi d'aglio interi
  • 150g di formaggio magro a fiocchi
  • 2 uova
  • 10 fogli di pasta fillo
  • 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • Un pizzico di curry
  • Sale q.b
Pulite accuratamente le verdure, quindi tagliatele sottilmente dopo averle scolate. In una padella, saltate le verdure senza aggiungere acqua insieme a due spicchi d'aglio interi, una manciata di prezzemolo tritato, un pizzico di sale e curry. Coprite la padella con un coperchio per consentire alle verdure di cuocere con il loro stesso vapore. Una volta che le verdure hanno rilasciato la loro acqua, fate evaporare il liquido e rimuovete gli spicchi d'aglio prima di procedere con la ricetta.
In una terrina, unite le verdure alle uova, precedentemente sbattute con una forchetta e condite con un pizzico di sale. Ungete leggermente i fogli di pasta fillo con olio extravergine d'oliva e sovrapponetene cinque, uno sopra l'altro, formando uno strato sulla teglia precedentemente leggermente unta di olio.
Versate il composto di verdure e formaggio a fiocchi sopra i fogli di pasta fillo. Successivamente, chiudete la torta con altri cinque strati di pasta fillo, anch'essi leggermente unti con olio d'oliva.



Incidete e delicatamente la parte superiore della torta con un coltello affilato, creando dei piccoli triangoli. Trasferite la torta in forno precedentemente preriscaldato a 170°C e cuocete per circa 25 minuti, finché la superficie risulta dorata e croccante.
  


Una volta che la torta avrà assunto un bel colore dorato, toglietela dal forno. È importante prestare attenzione e non cuocerla troppo, altrimenti rischia di diventare dura e immangiabile. Meglio assaporarla quando è morbida e leggermente croccante.


Mangiate la torta calda per assaporarne al meglio la bontà e la fragranza. È il momento perfetto per gustare ogni morso e lasciarsi conquistare dai sapori irresistibili di questa deliziosa creazione.


Sapete che potete preparare anche la pasta fillo in casa? Ho scoperto alcune ricette online che sono state sperimentate con successo da mia sorella. È un'opzione interessante da considerare se volete aggiungere un tocco casalingo e unico alle vostre creazioni culinarie.


Con questa ricetta partecipo al Contest" Raccolta di ricette con la pasta fillo" organizzato dal blog  "Matrioska's Adventures".

DOLCI DA RICAMARE: CREATIVITÀ A PUNTO CROCE.


Oggi ho deciso di dedicarmi un po' a me stessa e a ciò che mi fa stare bene e mi rilassa. Ho curato i miei ciclamini, ho creato delle candele profumate alla verbena e ho preso in mano delle splendide tele in lino che ho conservato pazientemente, con l'intenzione di incorniciarle.

Con queste attività, potrete conoscere un lato diverso di me! Sono passati molti anni dall'ultima volta che ho preso in mano un ago, ma come si suol dire, c'è un tempo per tutto. È come quando si acquista un libro e non lo si legge fino a quando non si crea quell' alchimia che ci riporta, come per magia, a vivere quell'avventura! È una passione che forse è rimasta sempre con me, pronta a riemergere quando meno me lo aspetti.



Attraverso fili di cotone finemente intrecciati su una tela, ho dato vita a un universo goloso che non può che suscitare dolci emozioni. In questa tela fatta a punto croce, regnano maestosa tanti dolci, Charlotte francese, Éclair, Millefeuille, le Profiterole.
Qui sotto vi mostro la tela  in grande per ammirare i particolari.  
Quanti colori e quante crocette! Un viaggio questa volta nel tempo  e nei colori.


Charlotte di ogni varietà, tutte ricamate a punto croce su tela in lino. Questo lino, che sfoggia trasparenze suggestive, racconta storie di dolcezza, di vitalità e d'amore.


Sto pensando se una cornice in radica possa essere la scelta giusta per incorniciare queste tele in lino. La radica ha quel fascino rustico e naturale che potrebbe valorizzare ulteriormente il carattere delle mie opere. Mi piace l'idea di unire la bellezza del legno naturale con la delicatezza e l'eleganza delle mie creazioni. Che ne pensate?


Ecco un'altra tela che ho realizzato, questa volta su cotone Aida. Devo ammettere che mi sono pentita amaramente di questa scelta, considerando che è stato il mio secondo lavoro di questo tipo. Tuttavia, anche dai nostri errori possiamo imparare e crescere. Nonostante la mia delusione per la tela scelta, ho cercato di trasformare questa esperienza in una lezione preziosa. Ogni lavoro porta con sé nuove sfide e imprevisti. Pazienza!
Questo pannello è dedicato al grande Monet e pare sia simile a quello  appeso nella sala da pranzo - museo  del famoso pittore francese dell'800. Entrambi i disegni sono stati presi da "Le idee di Susanna" di qualche annetto fa.
Lavori minuziosi, bellissimi da ammirare, realizzati con ago e filo, da gustare con gli occhi e la fantasia!
In conclusione, questo affascinante mondo del ricamo è una passione che mi è stata tramandata da mia madre. Attraverso ago e filo, ritrovo un legame speciale con lei e un'opportunità per esprimere la mia creatività.
Spero che condividendo la mia passione per il ricamo, possa ispirare anche voi a esplorare questo affascinante mondo creativo. Anche se non avete mai preso un ago in mano, vi invito a lasciarvi trasportare dalla magia di questo antico mestiere. Con pazienza e dedizione, potreste scoprire un nuovo modo di esprimere la vostra creatività e di creare opere uniche che porteranno gioia e soddisfazione. Vi auguro di immergervi in questo viaggio con me e di lasciarvi conquistare dalla bellezza dei ricami.

CARTELLATE PUGLIESI: TRADIZIONE DOLCE DA ASSAPORARE.


Questa è una ricetta che  si perde nella notte dei tempi.

Cartellata, chiamata dalle mie parti "Carangio", è un tipico dolce pugliese a forma di rosetta che padroneggia sulle tavole natalizie assieme alle  pizze fritte, i  calzoncelli con i ceci, dolci fritti con ripieno di  ceci o farina di castagne, cacao e miele.

INGREDIENTI:
6 uova fresche intere,
3 cucchiai di zucchero,
100 gr. di olio extravergine di oliva,
farina 00, (quella che prende l'impasto, circa 1 kg.),
150 gr. di vino bianco.

Fate bollire in un  pentolino,  per circa 3 minuti, il vino bianco con lo zucchero. Versate sulla spianatoia la farina, aggiungete gli altri ingredienti e impastate in modo da ottenere un impasto liscio. 
Fate un panetto e copritelo con una tovaglietta. Nel frattempo prendete la macchina per la sfoglia.


Dividete l'impasto in panetti rettangolari e passateli più volte nella sfogliatrice.
Tirate dapprima delle sfoglie più spesse poi, ripassatele con il rullo più sottile (penultimo buchino della regolazione) in modo da ottenere delle sfoglie sottilissime lunghe circa 60 cm. e larghe quanto la larghezza della sfogliatrice, 13 - 14 cm.


A questo punto tagliate le sfoglie in modo da ottenere da ciascuna tre strisce larghe circa 3-4cm. A tal scopo  utilizzate  l'apposita rotellina smerlata.  Le strisce di pasta piu' larghe, per intenderci quelle di 4 cm., sono più semplici da lavorare e  consigliate  a chi è alle prime armi.



Prendete la striscetta di sfoglia con entrambe le mani e chiudetela piegandola in due ogni 3 cm., facendo pressione  con il pollice e l'indice, in modo da creare una culletta o barchetta.
Realizzate due -tre barchette  e iniziate a creare la rosetta, arrotolando su stessa le strisce a spirale, come potete vedere dalla foto.   


Tutti all'opera per preparare queste buonissimi dolci.
Ecco, ecco mia sorella!


Osservate  bene  la chiusura iniziale è quella più importante.
 Le mani sono quelle bellissime  di mia madre! 


Una volta fatta la chiusura iniziale (il centro della rosetta), fate  2-3 barchette e continuate a chiudere la rosetta sempre avvolgendola a spirale.


Facendo pressione con il pollice e l'indice, attacate le pareti delle barchette. Comunque, è più facile a farlo che a dirlo!
Questo l'ho fatta io! Un po' grande ma a me piace così. In  genere, si fanno un po' più piccole.


Lasciatele  asciugare per un paio di ore, coperte da un canovaccio. 



Rose  dolci dell'inverno, le cartellate! Non sono bellissime, vero?


Friggetele in olio bollente   extravergine di oliva. Per questi capolavori  non usate l'olio di semi, mi raccomando!
L'olio d' oliva ha un sapore insuperabile oltre ad avere  proprietà qualitativamente migliori rispetto  agli altri olii.


E'  ricchissimo di ricco di grassi  insaturi,  resiste maggiormente alle alte temperature, produce  meno radicali liberi. 


Versatele nell'olio bollente  e con un mestolo forato, per qualche secondo, schiacciate leggermente al centro la rosetta.  In  questo modo evitere che la rosetta si sollevi  al centro, creando la  classica " montagnola".

Bastano pochi minuti di cottura:  non appena assumono un coloro dorato   rigiratele dall'altra parte.


La cottura è fondamentale basta un minuto in più per bruciale.


Poneteli nello scolapasta   a testa in giù in modo che
possano scolare bene.

 

In seguito, trasferiteli in una cesta rivestita di carta
 assorbente  in modo che possano  assorbire ancora l'unto di cottura.


Lasciateli raffreddare (vi confesso che  la mia scorpacciata la faccio quando sono ancora calde e senza  condirle).


Le cartellate vanno condite con: mandorle tostate e sminuzzate grossolanamente; spolverizzate con cannella in polvere; un cucchiaino di miele tiepido (con quello di acacia sono divine), fatto sciogliere a bagnomaria o vicino una fonte di calore. Il miele tiepido esalta i sapori ma soprattutto i profumi della cannella e delle mandorle.


Possono essere condite  anche con vin cotto, mandorle e cannella. 
Il vin cotto potete versarlo o direttamente sul dolce oppure potete far riscaldare il vin cotto in un pentolino  e immergervi le cartellate; spolverizzatele, in seguito, con  zucchero  a velo e cannella.


Una volta condite le cartellate si conservano bene per poco tempo, perché diventano mollicce. A me piace condirle al momento perché restano più croccanti.
Sempre più spesso questo dolce viene consumato dai più piccoli, arricchito da scaglie di cioccolato e crema di nocciole.
Questa è una versione sicuramente innovativa, squisita, ma che non condivido. Adoro invece aggiungere qualche noce sminuzzata!


Eccola farcita a dovere, non mi resta che infiocchettarla!

 

Il mio voto: 10 e lode.


Il mio video su youtube..   
 Che fatica questo post!
"Tanto hai quanto speri. Spera molto avrai molto." Padre Pio.



SCALDATELLI PUGLIESI FATTI IN CASA: GUIDA PASSO PASSO AL SAPORE AUTENTICO.

Gli Scaldatelli, più comunemente noti come taralli, sono un pilastro della gastronomia pugliese, perfetti da sgranocchiare in ogni momento della giornata: possono essere un antipasto, uno spuntino o il perfetto fine pasto, specialmente se abbinati a un vino rosso robusto. Ne esistono innumerevoli varianti in commercio: dal peperoncino al pepe nero, dalla pizza alla cipolla, dalle olive al sesamo, e così via. Sebbene la forma più diffusa sia quella circolare, non è raro incontrarli in versioni allungate.

Nel mio paese, è tradizione prepararli in casa durante le festività pasquali, insieme ai taralli dolci questi ultimi ricoperti di una deliziosa glassa zuccherata. Potreste chiedervi perché ne parlo proprio ora: il motivo è semplice, soddisfare una "voglia" di mia sorella, che è venuta in Puglia per le vacanze di Natale. Io e mia madre, colti dalla richiesta, non abbiamo esitato a prepararli, cogliendo l'occasione per me di imparare e conservare questa preziosa ricetta. Per la preparazione, abbiamo scelto ingredienti naturali: farina biologica tipo 00, olio extravergine di oliva, ricco di grassi insaturi, e semi di finocchio, noti per le loro proprietà carminative, capaci di ridurre i gas intestinali.

INGREDIENTI:
1500 gr. di farina biologica 00, 
300 ml. di acqua, 
30 gr. di grosso, 
150 gr. di olio extravergine di oliva,
 100 ml. di vino bianco,
 30 gr. di semi di finocchio o anice,
 5 uova intere, acqua q.b. (quella che prende l'impasto)
 un pizzico di lievito di birra, 3-5 grammi.


Versate la farina sulla spianatoia, disponendola a fontana, e create un incavo al centro. Al suo interno, aggiungete le uova intere, i semi di finocchio, il vino bianco, l'olio e il sale, precedentemente sciolto in un po' di acqua tiepida. Incorporate circa 300 gr. di acqua, aggiungendo poi un pizzico di lievito di birra, anch'esso sciolto in un po' di acqua tiepida.


L'impasto è stato preparato seguendo metodi tradizionali, impiegando un'abbondante quantità di olio e un buon lavoro manuale. Per chi desidera preparare una quantità maggiore, si raccomanda l'uso dell'impastatrice. Lavorare l'impasto a mano è fondamentale per ottenere una consistenza liscia e compatta, senza renderlo eccessivamente morbido. Inizialmente, si forma un panetto che viene poi lasciato riposare per circa 10-15 minuti, permettendo agli ingredienti di amalgamarsi perfettamente.

Dalla pasta, formate dei salsicciotti, lavorando l'impasto con le mani fino a ottenere delle forme allungate e uniformi.
Tagliate i salsicciotti di traverso utilizzando una spatola, quindi impastateli nuovamente. Successivamente, formate dei rotolini molto lunghi e dello spessore di circa 1 cm. Chiudeteli dando loro una forma circolare. Una tecnica di chiusura tradizionale prevedeva di intaccare leggermente le estremità dei rotolini prima di unirle, per garantire che la forma circolare rimanesse ben definita durante la cottura.

Come potete osservare dall'immagine,
per chiudere il tarallo si incrociano i lembi in modo alternato. 
  I taralli si prestano a essere modellati in una varietà di forme.
Ho realizzato  persino un delfino!
 Sbollentate i taralli in acqua bollente salata
e tirateli fuori non appena vengono a galla!
Assicuratevi che scolino bene. Disponeteli su un canovaccio affinché possano asciugarsi completamente.
 
Posizionateli sulla spianatoia per farli asciugare.
Poneteli su di una teglia e infornateli in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
 
Lasciateli raffreddare e... voilà, pronti per essere gustati.
Si conservano ottimamente per circa un mese se tenuti in sacchetti di plastica ben chiusi.