PARTE TERZA: Festeggiamenti e Vociare Pugliese.
Ah, l'amore! Il giorno delle nozze è un tripudio di voci, risate e schiamazzi che riempiono le strade della Puglia. Non appena compaiono all'orizzonte, si scatena un coro gioioso: 'Arriva la zita, arriva lu zitu!' I bambini, scintillanti di aspettative per i confetti da raccogliere, si lanciano in una corsa frenetica verso gli sposi, irradiando la loro gioia contagiosa. Il compare, il suo ruolo cerimoniale ormai compiuto con la consegna delle fedi in chiesa, segue i novelli sposi, radioso e trionfante. Gli invitati, nel frattempo, formano un colorato pellegrinaggio verso la casa della sposa. Lì, tutti attendono con impazienza il momento di prendersi lu 'cumplumento', una tradizione che prevede la distribuzione di dolci agli ospiti, un gesto di generosità e condivisione che rafforza i legami con i paesani.
Dopo la cerimonia, gli sposi si ritirano nella loro nuova dimora. A questo punto, il nuovo marito e la nuova moglie si chiudono in casa, non tanto per esplorare la loro luna di miele, ma per sfuggire alla realtà che attende fuori dalla porta. Durante questo periodo, non toccano pentola o padella – i parenti si alternano ai fornelli, nutrendo la coppia come due uccellini in attesa della primavera!
La Svolta Seria!
Ma la primavera tarda ad arrivare. Il cielo si nega alla terra, e le gocce di pioggia si fanno aspettare quanto un treno del sud in ritardo. I campi restano asciutti, e la zappa in cantina pesa come il destino. La dispensa, solitamente il cuore pulsante della casa, fa eco alla desolazione dei campi: vuota. Le provviste scarseggiano e la miseria bussa alla porta con la persistenza di un mendicante affamato. Al tramonto, nel tentativo di mantenere l'anonimato, i più bisognosi del paese si avventurano fuori bussando alle porte, per chiedere un pezzo di pane.
Per molti, la soluzione diventa l'emigrazione. La promessa di un lavoro, di un futuro, verso la Germania, il Canada, l'Australia. I mariti partono per primi, lasciando dietro di sé lacrime e promesse di ritorno. E quando arriva il momento della partenza, il paese intero si stringe intorno agli emigranti, offrendo serenate che si elevano al cielo come preghiere profane, un ultimo saluto carico di speranza e malinconia.
Oltreoceano e Segreti Non Detto
Giorni e notti si susseguono con la stessa inesorabile lentezza con cui cadono le foglie in autunno. La moglie, rimasta a gestire la casa e a crescere i figli, attende una lettera, un segno, qualsiasi cosa che possa farle sentire meno il peso della solitudine. Ma il marito, disperso tra le strade di un mondo nuovo, sembra aver dimenticato le promesse fatte sotto il cielo pugliese.
Una vicina, sempre pronta a dispensare consigli non richiesti, si avvicina mentre la moglie nutre il più piccolo dei suoi figli. "Mio marito è andato lontano e non mi scrive più, non sente la mia mancanza," confessa la sposa, le parole pesanti come il pane che deve impastare. "Vorrei sapere che mancanza gli ho fatto. Io con due figli, me ne trovo ora tre." La comare, con una risata che sa di amarezza e saggezza, risponde:
"Che ti importa se ti porta le corna? Basta che sei devota alla Madonna!" , replica la vicina, scuotendo il capo come se questo fosse l'unico vero conforto possibile. E così la vita scorre nel piccolo paese, tra consolazioni terrene e preghiere celesti. Le parole della comare echeggiano nella mente della moglie come un tormento: chi vede il mondo tondo e chi lo vede piatto; chi sa nuotare e chi va a fondo.
Mentre il vento di novembre scompiglia i capelli e i pensieri, la moglie alza gli occhi al cielo, cercando risposte che solo il tempo può offrire. E in questo attimo di riflessione, capisce che non tutte le battaglie devono essere combattute da sola. Le sfide della vita, come le onde del mare, possono a volte sommergere, ma anche portare alla riva tesori nascosti.
La storia di questo matrimonio, tra le risate e le lacrime, tra l'amore e il distacco, è un mosaico di umanità e resilienza. Nel cuore della Puglia, tra i campi arsi dal sole e le preghiere sussurrate alla Madonna, ogni famiglia, ogni sposa, ogni marito porta con sé la storia di un viaggio: alcuni cercano la felicità al di là dell'oceano, altri la trovano nel calore della propria terra.
E così, mentre il paese dorme sotto un manto di stelle, la moglie decide di scrivere una lettera al marito. Non di rimproveri o di malinconia, ma di speranza e di riconciliazione. Perché in ogni addio c'è la promessa di un ritorno, e in ogni ritorno, la possibilità di un nuovo inizio. Chi vede il mondo tondo trova il cammino per tornare; chi lo vede piatto, forse, ha già trovato casa.
Matrimonio in PUGLIA parte 1
Matrimonio in Puglia parte 2
LOVE AMID LAUGHTER AND TROUBLES: WEDDINGS IN APULIA IN THE 1900s.
PART THREE: Celebrations and Pugliese Hubbub.
Ah, love! A wedding day is a jubilation of voices, laughter, and clamor filling the streets of Apulia. As soon as they appear on the horizon, a joyful chorus erupts: 'Here comes the bride, here comes the groom!' Children, sparkling with anticipation for the sweets to be gathered, dash towards the couple, radiating their contagious joy. The best man, his ceremonial role now fulfilled with the delivery of the rings at the church, follows the newlyweds, radiant and triumphant. Meanwhile, the guests form a colorful pilgrimage to the bride's house. There, everyone eagerly awaits the moment to take the 'cumplumento,' a tradition involving the distribution of sweets to guests, a gesture of generosity and sharing that strengthens bonds with fellow villagers.
After the ceremony, the couple retreats to their new home. At this point, the new husband and wife lock themselves away, not so much to explore their honeymoon, but to escape the reality waiting outside the door. During this time, they don't touch a pot or pan – relatives take turns at the stove, feeding the couple like two little birds awaiting spring!
The Serious Turn!
But spring is slow to come. The sky denies the earth, and raindrops are as delayed as a southern train. The fields remain dry, and the hoe in the cellar weighs as heavy as fate. The pantry, usually the beating heart of the house, echoes the desolation of the fields: empty. Supplies dwindle, and misery knocks at the door with the persistence of a hungry beggar. At sunset, in an attempt to remain anonymous, the neediest villagers venture out knocking on doors, begging for a piece of bread.
For many, the solution becomes emigration. The promise of a job, of a future, to Germany, Canada, Australia. Husbands leave first, leaving behind tears and promises of return. And when the time for departure arrives, the entire village gathers around the emigrants, offering serenades that rise to the heavens like secular prayers, a final farewell laden with hope and melancholy.
Overseas and Unspoken Secrets
Days and nights pass with the same relentless slowness as the falling autumn leaves. The wife, left to manage the home and raise the children, waits for a letter, a sign, anything that might lessen the weight of her loneliness. But the husband, lost in the streets of a new world, seems to have forgotten the promises made under the Apulian sky.
A neighbor, always ready to dispense unsolicited advice, approaches as the wife feeds her youngest child. "My husband has gone far and writes no more, does not miss me," confesses the bride, her words as heavy as the bread she must knead. "I wish to know what I have done to him. With two children, I find myself with three." The comare, with a laugh tinged with bitterness and wisdom, replies:
"What does it matter if he brings you horns? As long as you are devoted to the Madonna!" the neighbor replies, shaking her head as if this were the only true comfort possible. And so life flows in the small village, between earthly consolations and heavenly prayers. The words of the comare echo in the wife's mind like a torment: some see the world round and others flat; some swim and others sink.
As the November wind tousles hair and thoughts, the wife looks up to the sky, seeking answers that only time can provide. And in this moment of reflection, she realizes that not all battles must be fought alone. Life's challenges, like the waves of the sea, can sometimes overwhelm, but also bring ashore hidden treasures.
The story of this marriage, between laughter and tears, between love and detachment, is a mosaic of humanity and resilience. In the heart of Apulia, between fields scorched by the sun and prayers whispered to the Madonna, every family, every bride, every husband carries the story of a journey: some seek happiness beyond the ocean, others find it in the warmth of their own land.
And so, as the village sleeps under a blanket of stars, the wife decides to write a letter to her husband. Not of reproaches or melancholy, but of hope and reconciliation. Because in every goodbye there is the promise of a return, and in every return, the possibility of a new beginning. Those who see the world round find the path back; those who see it flat, perhaps, have already found home.
Wedding in APULIA part 1
Wedding in Apulia part 2
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