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Clementina
Benvenuti nel cuore pulsante della Puglia, dove ogni piatto racconta una storia, ogni tradizione è un viaggio nel tempo e la cultura locale si esprime attraverso i sapori autentici della nostra terra.
CROSTATA DI MELE COTOGNE


In un angolo ricco di tradizione e biodiversità, la Puglia conserva nei suoi giardini e nei suoi orti frammenti di un patrimonio agricolo quasi dimenticato. Tra questi, spicca la mela cotogna, un frutto antico dal profumo intenso e dalla consistenza robusta, che matura lentamente sull'albero regalando tonalità di giallo oro. 

Albero di melo cotogno con le mele.

Questo frutto, poco pratico per il consumo immediato a causa della sua durezza, diventa sotto le mani sapienti di chi lo trasforma, un ingrediente principale per dolci autunnali e invernali. Nel mio giardino crescono tre robusti meli cotogno e nelle campagne pugliesi vicino agli orticelli ognuno ha i suoi cotogni.
La mela cotogna è un frutto ricco di benefici, noto per le sue proprietà nutrizionali uniche. Ricca di vitamina C e fibre, in particolare pectina, aiuta nella digestione e nel mantenimento di una sana funzione intestinale.

MELE COTOGNE DORATE.

Oggi, riscoprire e valorizzare questo frutto significa non solo godere di un gusto ricco e nostalgico, ma anche contribuire alla conservazione di una varietà che è parte integrante della nostra biodiversità.
Personalmente, ho l'abitudine di preparare queste marmellate aromatiche non solo per preservare il sapore unico della mela cotogna, ma anche per creare delle splendide crostate che racchiudono il gusto genuino e intenso di questo frutto dimenticato.

Frolla la burro e all'olio per crostate.

Ricetta della Crostata di Marmellata di Mele Cotogne:
Ingredienti: Per la pasta frolla:
300 g di farina
75 g di burro freddo
75 ml di olio di semi
120 g di zucchero a velo
1 uovo grande
1 tuorlo
Scorza grattugiata di 1 limone
Un pizzico di sale.

Procedimento:
In una ciotola capiente, mescolare la farina con il sale. Aggiungere il burro freddo tagliato a cubetti e l'olio, lavorando l'impasto con le punte delle dita fino ad ottenere un composto sabbioso.
Aggiungere lo zucchero a velo e la scorza di limone. Fare una fontana e al centro aggiungere l'uovo e il tuorlo, quindi impastare rapidamente fino a formare una palla omogenea.
Avvolgere l'impasto in pellicola trasparente e lasciar riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Stendere l'impasto su una superficie leggermente infarinata e foderare uno stampo per crostate, bucherellando il fondo con una forchetta.
Spalmare generosamente la marmellata di mele cotogne sull'impasto.
Cottura: Cuocere in forno pre-riscaldato a 180°C per circa 30 minuti o fino a quando la pasta frolla non sia dorata e croccante.

Marmellata di mele cotogne

Ricetta della Marmellata di Mele Cotogne:
Ingredienti:
1 kg di mele cotogne pulite e tagliate
700 g di zucchero
Il succo di un limone
stecca di cannella (opzionale).

Procedimento: Mettete le mele cotogne in una pentola grande con il succo di limone e coprire appena d'acqua. Aggiungete la cannella per un tocco aromatico.
Cuocete a fuoco medio finché le mele non si ammorbidiscano. Aggiungete lo zucchero e lasciate sobbollire fino a che il composto non si riduca e addensi.
Rimuovete dal fuoco, eliminare la cannella e frullare fino a ottenere una consistenza liscia. Lasciate raffreddare prima di utilizzare nella crostata o conservare in vasetti sterilizzati.

La mia passione per i sapori antichi non si ferma alla mela cotogna; mi diletto anche nella preparazione di altre marmellate preziose come quelle di amarene, gelsi neri, more selvatiche e fichi fioroni, che richiamano la tradizione e la cultura della nostra terra. 
Queste conserve, fatte in casa, distanti dai sapori industriali dei supermercati, ci ricordano l'importanza di preservare e valorizzare la cucina pugliese, un tesoro di biodiversità e gusto che definisce l'essenza della nostra regione. Mangiare una crostata fatta in casa con marmellata di mele cotogne è un'esperienza che non si dimentica, un ritorno alle radici, un gusto autentico che persiste nel tempo e nella memoria.

Dolcetti con mandorle


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