FERULA COMMUNIS, PRIMAVERA, PUGLIA.

Con l'arrivo della primavera, la Puglia si risveglia con una ricca varietà di piante selvatiche, che donano un tocco di magia al paesaggio.
Tra queste, spiccano la Ferula communis, l'Asphodelus, e la Vesicaria, ognuna con le sue caratteristiche uniche che catturano l'attenzione di chiunque si avventuri nei suoi territori.

La mia Puglia in fiore.
                                                                         
Oggi scopriremo insieme il mondo affascinante della Ferula communis, conosciuta anche come "finocchio selvatico gigante", una pianta iconica del Gargano. La Ferula è una pianta perenne, maestosa e imponente che cresce spontaneamente, ed è presente nella campagna pugliese in ogni stagione. La Ferula communis è parte integrante dei miei ricordi di Pasquetta, una presenza costante nelle giornate trascorse in campagna durante le vacanze.
Alta e imponente, raggiunge il suo apice in piena estate, quando diventa secca, mentre in primavera, nel periodo pasquale è per lo più verde. I fiori della Ferula communis sono piccoli e di colore giallo pallido o bianco crema. Le sue infiorescenze a forma di ombrello sbocciando dalla fine della primavera all'estate. La pianta produce ombrelle centrali e laterali, molto belle, ed eleganti. L'apparato radicale della Ferula communis presenta una radice principale a fittone estremamente profonda.


Le inflorescenze gialle della Ferula, simbolo della rinascita primaverile e della bellezza naturale della Puglia.
Nella Puglia, nel periodo Pasquale, c'è l'antica tradizione di andare nelle campagne per raccogliere gli asparagi selvatici e la presenza rigogliosa della Ferula communis riempie di verde i paesaggi.
Quando soffia il vento, la Ferula communis, con i suoi steli sottili e verdi, ondeggia magicamente nelle campagne della Puglia, creando un'immagine di serenità e vitalità che incanta diffondendo il suo profumo delizioso e unico, che ricorda un po' il finocchio ed evocando un senso di freschezza e vitalità.


Ferula verde e sinuosa coni suoi fili sottili, fiancheggia delicatamente i muretto a secco della Puglia, evocando tranquillità.
I giovani di oggi non conoscono molto queste piante e soprattutto non conoscono l'utilizzo che i nostri nonni ne facevano. Ogni abitazione aveva una sediolina molto resistente detta "furrizza" fatta con le ferule secche.

                              
Le Ferule si ergono al cielo con maestosità, simbolo di forza e bellezza della natura.


Le sentinelle sotto il sole e sotto il cielo stellato, le Ferule si ergono con maestosità nelle campagne pugliesi, anche quando il cielo si tinge di nuvole, emanando la loro presenza incantevole e la loro bellezza senza tempo.
I nostri nonni erano conoscevano molto bene il valore della sostenibilità. La Ferula è' una pianta molto generosa poiché durante l' autunno sulle radici di questa pianta cresce questo fungo chiamato dalle nostre parti "fungo di cosca", detto fungo di "Ferla" o cardoncello che cresce in simbiosi con la pianta.


Ferula in primo piano mentre sullo sfondo la  miniera di Bauxite abbandonata a San Giovanni Rotondo. Un connubio tra bellezza naturale e storia umana.
La Ferula communis è più di una semplice pianta: è un simbolo delle nostre radici, un'entità che accompagna la vita dei contadini da generazioni.
La sua presenza nelle campagne pugliesi è un ricordo tangibile della nostra storia e della nostra connessione con la terra, custodendo le tradizioni e la saggezza dei nostri antenati.
 

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