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Vincotto di Fichi e Vincotto d'Uva: Una Tradizione Antica Il vincotto , con le sue origini che si perdono nella notte dei tempi, rappresenta una delle tradizioni culinarie più antiche, diffusa fin dai tempi dei Greci. In Puglia , la preparazione del vincotto di fichi e d'uva è legata non solo ai ritmi delle stagioni ma anche alla storia e alla cultura della regione. Questa ricetta millenaria ha attraversato i secoli, arricchendosi di varianti e usi, diventando simbolo dell’arte culinaria del Sud Italia. Storia e Origini. Il vincotto ha radici antiche, già noto ai Greci e ai Romani che lo utilizzavano per le sue proprietà conservanti e per il suo sapore dolce e intenso. In Puglia , la tradizione del vincotto si esprime in diverse varianti: il vincotto di fichi , quello di fichi d’India e il vincotto d'uva . La raccolta dei fichi inizia a giugno con la varietà dei " Primuscur" , conosciuti localmente come " fichi fioroni ", e prosegue fino ad agosto,

TORTA CASATIELLO...PERFETTA PER PASQUA O PASQUETTA.

Foto di un bellissimo casatiello napoletano su una tavola bandita festa in un giardino all'aperto per la colazione di Pasqua.

Immergiamoci nelle strade tortuose e profumate di  Napoli, dove la storia del Casatiello si intreccia con le leggende e i sapori dell'antica tradizione pasquale. 
Preparati a un viaggio nel tempo, dove gli aromi del formaggio e del salame si mescolano con le risate e i racconti delle nonne napoletane.    
Tutto ha inizio nei vicoli di Napoli, dove le nonne intrecciano storie di cucina e leggende pasquali con abilità magistrale. Questa prelibatezza ha origini che affondano nell'antica Napoli greca, questo pane, cucinato in onore di divinità come Demetra o Cerere, si trasforma in un simbolo culinario intriso di storia e mistero. Si narra che un giorno, durante una Pasqua ormai dimenticata, una donna napoletana desiderasse creare un pane speciale per festeggiare la resurrezione di Cristo. Con ingegno e creatività, mescolò farina, formaggio e uova, dando vita al Casatiello: una torta salata che avvolse le case e i cuori degli abitanti di Napoli.    
La leggenda vuole che, mentre il Casatiello lievitava nel forno, le strade di Napoli si riempissero di un profumo così invitante da attirare persino le rondini, che cercavano di carpire il segreto di questo pane magico. Da allora, questa torta salata è diventato un simbolo di condivisione e gioia, portando allegria e unione nelle famiglie napoletane durante le festività pasquali.
Ma il Casatiello non è solo storia e leggenda; è un'esperienza culinaria unica, capace di trasportare il palato in un viaggio attraverso i secoli e le tradizioni, mentre il suo sapore avvolgente evoca la generosità e l'ospitalità del popolo napoletano.   

Ingredienti:
1000 gr farina 00
300 gr strutto
400 gr acqua
25 gr sale fino
25 gr lievito di birra
500 gr salumi e formaggio a cubetti
5 gr pepe 
6 uova sode
4 uova.

Procedimento:
Preparare un impasto con farina, lievito di birra, sugna (o strutto), acqua, sale e pepe.
Far lievitare l'impasto coperto per circa 1 ora, fino al raddoppio del volume.
Aggiungere salumi, formaggi a cubetti e uova sode sbriciolate all'impasto lievitato.
Stendere l'impasto farcito e arrotolare per formare una ciambella.
Posizionare la ciambella in una teglia rotonda imburrata.
Far lievitare per circa 2 ore o fino al raddoppio.
Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa 1 ora, fino a doratura.
Che tu sia a Napoli o nel cuore di un'altra  città, preparare e gustare il Casatiello è un gesto di amore e tradizione, un modo per onorare il passato e celebrare il presente. Buona Pasqua, e che il tuo Casatiello sia sempre ricco di gusto e di storie da raccontare!

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