TRADIZIONE DEI SEPOLCRI IN PUGLIA: DEVOZIONE ANTICA E RITO DEL 'TERREMOTO' A SAN GIOVANNI ROTONDO.
La profonda devozione dei Sepolcri nella Puglia è un'antica tradizione che vive ancora oggi. In questa terra ricca di spiritualità, il giovedì santo è un giorno di particolare significato. Le comunità locali si preparano a celebrare una delle tradizioni più sacre e solenni: la visita ai Sepolcri. Questo antico rituale ha avuto inizio alla fine del 1500, risalente ai tempi di San Filippo Neri, e da allora si è radicato profondamente nella nostra cultura.
Fin dalle prime ore del mattino, le chiese della Puglia si animano per accogliere i fedeli in un'atmosfera di devozione e contemplazione. Dopo la messa, statue e crocifissi vengono coperti, mentre l'altare della Reposizione viene illuminato per far brillare delicatamente l'ostia consacrata, simbolo della presenza di Cristo tra i fedeli. I devoti si riuniscono nelle chiese per adornandole con fiori e vasetti di grano, fatti germogliare a partire dalla terza settimana di Quaresima. Questo antico gesto simbolico rappresenta la rinascita e la nuova vita portata dalla risurrezione di Gesù.A San Giovanni Rotondo, nella storica Chiesa di Santa Orsola o del "Purgatorio", costruita nel 1596, prende vita una tradizione antica: il rito del "Terremoto". Nella pittoresca Chiesa, un gioiello di antica spiritualità nel centro storico del paese, si celebra un rito unico e suggestivo noto come il “terremoto”. Qui, dove opera l’Arciconfraternita dei Morti, le celebrazioni hanno inizio alle ore 21 con il solenne canto dei Salmi. Il culmine di questa cerimonia avviene intorno alle 22.30, quando un forte boato, conosciuto come il “terremoto”, risuona all'interno della chiesa.
Questo evento segna il momento in cui le luci vengono spente, immergendo l'ambiente nell'oscurità e nell'atmosfera mistica che pervade la notte di giovedì santo. Il rito del “terremoto” non solo evoca il tremore della terra al momento della morte di Gesù, ma rappresenta anche la rinascita e la speranza che emergono dalla Pasqua. Questa tradizione secolare, tramandata di generazione in generazione, è un simbolo del profondo legame tra la comunità locale e le sue radici spirituali.
La visita ai sepolcri non è solo un atto di devozione, ma anche un momento di riflessione e preghiera. Lungo il percorso delle sette chiese, i fedeli meditano sul sacrificio di Cristo e si immergono nell'atmosfera mistica e sacra. Nelle diverse regioni della Puglia, un'altra tradizione significativa che segue la visita ai sepolcri è l'impegnativa preparazione dei dolci pasquali.
Con grande maestria e amore, le case pugliesi si riempiono del profumo di dolci. Dal Gargano al Salento, le famiglie plasmano dolci tradizionali con pasta di biscotto per modellare colombe, simbolo di pace e rinascita, croci, che ricordano il sacrificio di Cristo, cestino con uova o "crapio", che rappresenta la vita nuova e la rinascita. Questi dolci, i della regione. I dolci pasquali pugliesi, con la loro storia e significato profondo, mantengono vive tradizioni secolari e incarnano l'anima della Puglia.
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