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Clementina
Benvenuti nel cuore pulsante della Puglia, dove ogni piatto racconta una storia, ogni tradizione è un viaggio nel tempo e la cultura locale si esprime attraverso i sapori autentici della nostra terra.

Convento di San Matteo in San Marco in Lamis 

Innumerevoli tradizioni e riti religiosi accompagnano la Santa Pasqua in Puglia, a partire dal Gargano fino al Salento. Riti religiosi suggestivi e celebrazioni antiche emozionano e fanno vivere momenti indimenticabili. Tra questi rituali particolare rilevanza assume il rito delle Fracchie che si svolge durante la processione del venerdì santo in San Marco in Lamis, piccolo centro garganico in provincia di Foggia. Le Fracchie sono delle gigantesche torce, lunghe anche dieci metri, composte di fasci di legna poste su due ruote metalliche che vengono trasportate a mano con delle corde da decine di ragazzi.
La parte terminale della Fracchia viene appesantita con dei sacchi pieni di sabbia in modo da assicurane la stabilità ed evitarne il sollevamento. Un rito antichissimo spettacolare e colmo di significato. Le torce infuocate, o meglio le Fracchie, servirebbero ad illuminare il cammino della Madonna dell'Addolorata alla ricerca del figlio morto.

Un rito, candidato a Patrimonio Immateriale dell'Unesco e che quest'anno ha avuto come ospite d'onore il cantante Albano Carrisi! Un patrimonio culturale e storico da tutelare e salvaguardare!!

Ecco le Fracchie pronte per sfilare in processione per le vie del paese!! Ogni Fracchia è costruita a devozione di una Madonna, infatti, ognuna di esse è accompagnata da uno stendardo o un'icona .

La preparazione delle Fracchie coinvolge giovani e adulti sammarchesi molti mesi prima dell'evento. È necessario reperire la legna adatta, prelevata principalmente nel vicino e suggestivo bosco di San Matteo, e costruire con maestria le torce in modo che brucino in modo completo e rapido.

Ogni Fracchia è dotata di una lamina di ferro per raccogliere i residui di cenere e carbone.
Durante la processione, i fracchisti, posti sopra le torce, aiutano ad accendere e guidare il cammino delle Fracchie, creando uno spettacolo unico di fiamme maestose e folate di fumo. Le confraternite accompagnano la processione con preghiere e laudi, mentre la statua della Madonna dell'Addolorata viene portata a spalla dai fedeli.

Torce infuocate illuminano e avanzano nella notte e precedono il cammino della Madonna!
Le confraternite accompagnano la processione con preghiere, laudi e nenie.

La statua della Madonna dell'Addolorata viene portata a spalla dai fedeli.

Un attimo e  il paese è pieno di alte   folate  fumo!! 

Si ha quasi l'impressione di vivere  antichi riti pagani!

L'atmosfera diventa suggestiva e surreale...fiamme maestose, alte anche cinque metri, iniziano a danzare in uno scintillante gioco di luci.

Questa suggestiva e ancestrale tradizione delle Fracchie non conosce confini, attirando visitatori da paesi vicini e lontani, ansiosi di contemplare uno spettacolo così unico e affascinante.
E adesso la ricetta..

Ricetta del Propato pasquale di San Marco in Lamis 


Questo prelibato dolce pasquale, conosciuto come Propato, rappresenta una gustosa tradizione culinaria di San Marco In Lamis. La sua ricetta, diversa da quella del celebre dolce di San Giovanni Rotondo, presenta un caratteristico intreccio dalla forma circolare, arricchito da profumi di chiodi di garofano, cannella, arancia e miele. La consistenza leggermente compatta, grazie all'aggiunta del miele, regala al dolce un sapore simile a quello del pane dolce.

Ecco gli ingredienti necessari per preparare questo squisito dolce pasquale:1 kg di farina
1/4 bustina di chiodi di garofano in polvere
2 uova
1/4 bustina di cannella in polvere
250 g di lievito naturale
1 bicchierino di alcool puro
250 g di zucchero
La buccia grattugiata di un'arancia
Miele q.b.

Per preparare il Propato, disponete la farina a fontana su un piano di lavoro e unite gradualmente tutti gli ingredienti, lavorando l'impasto fino ad ottenere una consistenza morbida. Lasciate lievitare per una notte o almeno 24 ore.
Successivamente, lavorate nuovamente l'impasto per renderlo ancora più morbido e formate dei rotoloni da 50 cm di lunghezza e 2-4 cm di spessore, chiudendoli a forma di taralli. Infornate a 180°C per circa 30-35 minuti.
Questa ricetta è davvero un tesoro, un frammento prezioso delle nostre tradizioni culinarie, arricchito da profumi e aromi che si perdono nella memoria dei tempi. È un'autentica testimonianza del patrimonio gastronomico delle nostre terre e sono entusiasta di condividerla con voi.

7 commenti:

  1. Che belle queste manifestazioni, fanno parte parte della nostra storia, io quando posso le seguo con piacere. buona settimana Daniela.

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  2. Cara Clementina,
    grazie per la tua storia-cucina. Le tue ricette hanno un grandissimo valore, complimenti!
    Ciao Rosa :)

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  3. non conoscevo questo rito che viene effettuato a Pasqua....ma è sempre bello conoscere nuove tradizioni....bacini

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  4. Grazie Rosa i tuoi complimenti sono sempre bene accette. Adoro andare alla ricerca di tradizioni e ricette della gastronomia della mia terra. Buon fine settimana!!A presto un abbraccio!

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  5. Ciao, passo per invitarti al mio nuovo contest sulla cucina al microonde!

    http://panperfocaccia-grianne.blogspot.it/2012/05/contest-cucina-al-microonde-con-lekue.html

    Buona serata!
    Cristina

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  6. Love it darling! Check my blog and tell me if you wanna follow each other! ;) Kisses from Romania!

    FashionSpot.ro

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  7. Ecco l'ho trovato è la stessa ricetta che ho io... grazie per l'articolo sulle fracchie.... buona giornata

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