MELO COTOGNO: STORIA, TRADIZIONI E BENEFICI
Da sempre presente tra i muretti a secco e gli ulivi secolari, il melo cotogno è una pianta antica e affascinante, un autentico simbolo delle campagne pugliesi. Questo albero, con i suoi frutti dorati e profumati, rappresenta un tesoro naturale che merita di essere riscoperto.
SIMBOLO DI ABBONDANZA
Nelle campagne pugliesi, era raro trovare una masseria senza un melo cotogno. Robusto e resistente, cresceva rigoglioso accanto a fichi, melograni e altri alberi da frutto, contribuendo alla creazione di orti familiari rigogliosi. La sua presenza era sinonimo di benessere: i suoi frutti rappresentavano un alimento prezioso per le famiglie contadine, arricchendo la tavola di sapori autentici.
IN CUCINA
Una volta raccolte, le cotogne venivano lavorate con cura per preparare conserve deliziose. La cotognata, regina indiscussa, era una confettura densa e scura dal sapore inconfondibile, preparata con pazienza e lunghe cotture. Questo alimento prezioso era usato tutto l'anno per farcire dolci o semplicemente per essere spalmato sul pane. Oltre alla cotognata, le cotogne venivano impiegate in marmellate e composte, spesso aromatizzate con cannella o chiodi di garofano, che conferivano un sapore unico e inimitabile.
LA BELLEZZA DEL FIORE
Oltre ai frutti e alle sue proprietà benefiche, il melo cotogno è ammirato per la bellezza dei suoi fiori. In primavera, l'albero si veste di delicati fiori bianchi o rosa pallido, creando uno spettacolo che attira api e altri insetti impollinatori. Questa caratteristica ornamentale lo ha reso popolare nei giardini e nei viali, aggiungendo un tocco di eleganza naturale. In Puglia, si credeva che piantare un melo cotogno nel proprio giardino portasse prosperità e abbondanza.
ORIGINE E DIFFUSIONE
Il melo cotogno, con il nome scientifico Cydonia oblonga, appartiene alla famiglia delle Rosacee, la stessa di mele e pere. Originario dell’Asia Minore, si è diffuso in diverse regioni temperate del mondo, compresa l’Europa, dove è coltivato da secoli.
VIRTU' SALUTARI
Oltre ad essere un ingrediente prezioso in cucina, il cotogno è ricco di vitamina C, pectina e antiossidanti. Favorisce la digestione, protegge la pelle e ha proprietà lenitive. Negli ultimi anni, si è riacceso l’interesse verso il melo cotogno e i suoi prodotti. Chef e produttori locali stanno sperimentando nuove interpretazioni delle antiche ricette, valorizzando questo frutto così legato alla tradizione e al territorio.
Il melo cotogno è un frutto dal sapore inconfondibile, particolarmente saporito e unico. La sua preparazione, come la cotognata o la marmellata, richiede tempo e dedizione, poiché il frutto è molto duro da lavorare. Tra i miei ricordi d'infanzia, rivedo mia madre che cuoceva le cotogne sotto la cenere calda, un po' come si faceva con le patate, per ammorbidirle. Questo semplice gesto racchiude tutto il valore e la preziosità di un frutto che, oltre a nutrire, porta con sé storie, tradizioni e legami familiari che meritano di essere preservati.
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