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1 dic 2009

PIZZE FRITTE O PETTOLE DI NATALE

 

Natale è ormai alle porte...
Tutto è addobbato a festa, l'albero di Natale, il presepio, le candele, le luci colorate e l'angioletto posto alla porta d'ingresso.
Nella sala un grosso vaso con rami di Asparaus,  Agrifoglio, Ilex verticillata e rami di  conifera, un bellissimo tripudio di bacche rosse !
Dalla cucina arrivano  musiche natalizie  e un sottile profumo di pasta lievitata.
E' quasi tutto pronto... bisogna solamente friggere una delle specialità gastronomiche  più antiche della tradizione natalizia garganica, le pizze fritte !
Io ci vado matta, sono buonissime!
Le pizze fritte sono piccoli triangoli di pasta lievitata, cotti o meglio fritti nell'olio d'oliva.
Una ricetta semplice da preparare che prende nomi diversi  a seconda dei paesini limitrofi, a   Vieste e a Foggia  le chiamano "pettole"!  Nel mio paese, San Giovanni Rotondo, era tradizione friggere "pizze fritte,"  "calzoncelli con i ceci" e   "carangi", la vigilia di Natale.
Ricordo ancora il forte odore di frittura nelle stradine del paese! 
Comunque,  sono pizzette che non possono mancare  sulle tavole natalizie altrimenti... non è Natale!

INGREDIENTI:
1 kg. di farina 00,
più  200 gr. di farina che  servirà per infarinare
 e spolverizzare il piano di lavoro, 
1 cucchiaio di sale grosso da cucina (20 gr),
2 patate lesse,
1 pezzo di lievito di birra, 25 gr.
450 gr. circa di acqua.
1 litro di  olio extravergine di oliva per friggere. 
Procedimento:
Mettete la farina a fontana sulla spianatoia; aggiungete le patate,  lessate e passate nello schiacciapatate,  il sale, sciolto in mezzo bicchiere di acqua calda; versate per ultimo il lievito sciolto in  tiepida tiepida. 
Impastate gli ingredienti con l' acqua calda: la quantità d'acqua è all'incirca 450 gr. ma conviene  versarla gradualmente e regolarsi di conseguenza. Dovete comunque  ottenere un impasto  morbido e liscio. Spolverizzate  spesso  il piano di lavoro con della farina per evitare che l'impasto si attacchi. 
Fate un panetto, mettetelo in un contenitore e copritelo  con la pellicola trasparente;  ponetelo al caldo per  circa un'ora.



Prima di porre il panetto nel contenitore ungetelo con dell'olio extravergine di oliva e sulla parte superiore  fate  una croce con un coltello.
A questo punto dalle mie parti si dice:
"Crisc massa, crisc massone come criscette Gias Crist ind' lu tron'!"
Tradotto in italiano: "Cresci massa, cresci  bella massa grande, così come è cresciuto Gesù Cristo nel suo trono!"
Riprendete il panetto, che nel frattempo  dovrebbe  essere  raddoppiato di volume, e stendete una sfoglia dello spessore di circa mezzo centrimetro.
Con un coltello tagliate  la sfoglia in tanti triangolini di  varie dimensioni e sploverizzate sempre il piano di lavoro con della farina.





Versate circa un litro di olio extravergine di oliva  in una pentola o in o una teglia dai bordi di almeno 10 cm.  Immergete i triangoli di pizza nell'olio bollente  e friggeteli da entrambi i lati, tirateli fuori quando avranno assunto un bel colore dorato.



Metteteli a scolare in un colapasta.


Trasferiteli in una cesta ricoperta da fogli di  carta assorbente in modo da lasciare ancora sgocciolare l'unto di cottura.  A me piacciono  calde e mangiate così come sono nella loro semplicità senza salumi e formaggi.


Queste pizze  si prestano ottimamente ad essere imbottite da caciocavallo, salumi e ricotta.
C'è  anche una versione della pizza fritta " dolce" condita con vin cotto   caldo.

"Bisogna essere forti per diventare grandi: ecco il nostro dovere." Padre Pio.

28 commenti:

  1. Non le conosco ma devono essere molto buone!!!Proverò
    UN ABBRACCIO

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  2. che belle che sono,sicuramente sono anche buonissime,complimenti!!

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  3. buoniiiiiii anche noi le facciamo simili e mettiamo dentro o ricotta o acciughe...buonissime!!baci

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. le adoroooooooo!!! anche la mia mamma le fa... devo provarle assolutamente....bravissima

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  6. beh io li imbottirei di tutto...favolosi!

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  7. Devo dire che le pettole mi piaccciono molto normali ma anche super devono essere ottime!!!

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  8. ma che buone!!!!! peccato alla "ciccia"

    fantastiche !!! grazie

    ciao army

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  9. Da me in Toscana si chiamano zonzelle, ficattole, panzanelle a seconda della città.
    Comunque si chiamino sono una cosa stratosfericaaaa!!!!!!

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  10. le zeppole!!!!!!!!!!! ne sono ghiotta!

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  11. ciao Clementina..
    per le tue frittelle baratterie anche una torta al cioccolato ci stai??^_^

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  12. Che ne dici di barattarli con due dei tuoi arancini?

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  13. Sai che non riesco a ricordare se le ho mai assaggiate? Mi sembra di aver addentato qualcosa di simile tanti anni fa, ma non sono sicura. E comunque devono essere buonissime!

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  14. io le conosco con questo nome.... :-(

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  15. Mamma mia che pagherei per provarne una,anche a quest'ora al posto del latte e biscotti me li papperei volentieri :P

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  16. Ciao, le conosco con il nome di panzerotti! Sono ottime, una golosità con i salumi affettati! Brava

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  17. ♥Noo sono bellissime!!!solo al sud ci sono queste meraviglie solo per questo sono contenta di essere napoletana per il resto no!
    bravissima come sempre!!!
    baci baci

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  18. Con molto piacere e grazie per l'invito. Auguri di buone feste a tutto lo staff di Petitchef. Clementina

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  19. Ciao Clementina,
    io sono di San Giovanni Rotondo, ma da un po' di anno vivo a Lecce. Buone le pizze fritte!! Qui si chiamano pittule, ma secondo me sono un po' più pesanti delle nostre amate pizze fritte!! Che buone!! Gnam gnam!!

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  20. abito in francia ma sono del gargano le ricette mi ricordano l infanzia grazie.viva la puglia .

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  21. Non ti resta che metterti ai fornelli adesso hai la ricetta! Grazie a te! Clementina

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  22. Sono buonissime, da noi a Ferrandina in Basilicata si chiamano pettole e sono rotonde con il buco al centro simili alle ciambelline. A me piacciono soprattutto mangiarle a Natale e mangiarle con dello zucchero o un pò di miele sopra.:P

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  23. Secondo voi posso usare la farina di semola e cuocerle al forno anziché fritte?

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