Oggi vi presento la ricetta del risotto ai funghi porcini, un piatto che celebra gli ingredienti locali del Gargano , una terra ricca di tradizioni e sapori unici. I funghi porcini utilizzati in questa ricetta sono particolarmente noti nella nostra regione, dove il clima e il terreno favoriscono la loro crescita abbondante. Dopo le piogge abbondanti di agosto, il Gargano si trasforma in un paradiso per gli appassionati di funghi, con una varietà sorprendente che include il pregiato porcino. Personalmente, faccio scorta di questi pregiati funghi porcini, che acquisto freschi e poi conservo per il resto dell'anno. Parte di questi li congelo, mentre altri li faccio essiccare, trasformandoli in ingredienti versatili per molti piatti del mio repertorio culinario. Proseguendo verso Vico e Rodi durante i mesi di ottobre e novembre, i venditori locali allestiscono i loro banchi nelle piazze , offrendo cesti colmi di varie tipologie di funghi. A San Giovanni Rotondo , oltre a
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COLVA PUGLIESE: LA TRADIZIONALE RICETTA DEL DOLCE DEI DEFUNTI E IL GRANO DEI MORTI.
A volte arrivano dolci inaspettati...
Qualche giorno fa mia cognata mi ha portato una grossa ciotola con dentro il dolce Novembrino meglio conosciuto come il dolce dei defunti, "il grano dei morti" nel foggiano, la Colva nel barese.
La Colva è una specialità dolciaria, o meglio un dessert pugliese, che si prepara il giorno della Commemorazione dei defunti, il 2 Novembre in onore delle persone che non ci sono più.
E' un dolce antico di origine contadina fatto con ingredienti genuini e semplici, gli stessi che potevano reperire nelle terre: grano, vin cotto, fichi, uva, mandorle, noci, melagrana.
Un dessert molto semplice da preparare ma ricchissimo di calorie.
Dolce simile si prepara anche in Grecia, il "Koliva", in occasione della commemorazione dei defunti e durante i funerali e pare che le sue origini risalgano all'antica Grecia.
La Colva è ricchissimo di simbolismo: il vino e il grano rappresentano la rinascita, la melagrana ricorda il sangue ed è simbolo di fertilità come il fico, la noce simbolo di vita e morte. Simbolicamente è la riaffermazione della vita che primeggia sul ciclo della vita/morte/vita.
Nella tradizione archetipica esiste ancora la concezione che, preparando un posto speciale, le forze della natura possano arrivare all'anima di chi non c'è più …e far sentire la nostra voce.
Nella mia Terra, a San Giovanni Rotondo, vige ancora il rituale di apparecchiare la tavola per i defunti la vigilia del 2 Novembre.
Ingredienti:
150 gr. di mandorle spellate e triturate,
150 gr. di gherigli di noci triturate,
150 gr. di cioccolato fondente a pezzettini,
un piccolo grappolo di uva nera o 7 fichi secchi triturati,
i chicchi di una melagrana,
2 cucchiai di cacao dolce,
vin cotto q.b.
Se avete tempo potete provare anche con chicchi di grano secco o del Kamut, da mettere in ammollo per alcuni giorni e poi cuocere .
Scolate il grano cotto e versatelo in una scodella assieme alle noci e le mandorle tritate, il cioccolato fondente a pezzettini, la melagrana, le noci, l'uva a pezzetti senza semi e pelle, il cacao; amalgamate il tutto con vin cotto in modo da ottenere un dessert morbido e soprattutto omogeneo.
Potete mettere anche sostituire il cioccolato fondente con il cioccolato nocciolato al latte, in questo caso non dovete aggiungerci il cacao dolce. Versatelo in coppette e servite.
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Labels:
dessert
Location:
Foggia FG, Italia
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In Grecia, per la commemorazione dei defunti si prepara i còllyva, che consistono di grano cotto, zucchero e noci trittate. Molto interessante questo dolce tradizionale, si vede che le usanze tra popoli vicini si cambiano certo, ma c' è la parentella, perfino al nome!
RispondiEliminaUsanze molto simili.... Grazie per il tuo contributo, baci
Elimina...dolce ottimo e buonissimo.....e fatelo dire a chi l'ha mangiatoooo :)))))
RispondiEliminaGrazie mio food photography!
EliminaLo conosco molto bene questo dolce tipico pugliese, anche se non l'ho mai preparato. Ho la fortuna di avere una collega leccese che tutti gli anni lo prepara anche per noi e abbonda molto!
RispondiEliminaBaciotti e buon fine settimana
Sabrina&Luca
grazie di avermi fatto conoscere questo dolce così legato alla tradizione.
RispondiEliminaspero di assaggiarlo un giorno , un abbraccio
ciao Reby
non conoscevo questo dolce, ma la foto mi invoglia parecchio, un abbraccio SILVIA
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