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31 mar 2010

ARIA DI PASQUA



L'aria di Pasqua si avverte non solo per il tepore dell'aria, o per l'odore intenso delle violacciocche ma anche per le fragranze culinarie che si diffondono. 
Ebbene sì, devo confessarlo, sono uscita per comperare delle mele ed invece senza rendermi conto ho cominciato a seguire un sottile profumo che diventanva sempre più intenso ... cannella! Un profumo che prendeva consistenza man mano che mi avvicinavo all'antico panificio ... propati!!
Sono entrata ricordando che molti anni fa  le donne, sia perchè non possedevano un forno in casa che per i grossi quantitativi, vi portavano i dolci nuziali, gli stessi che se fatti nel periodo che precedeva la Pasqua erano accompagnati  dai "crapi". I crapi, fatti con la stesso impasto dei propati, hanno la forma di un cestino contenente all'interno delle uova sode e decorati con confettini colorati.
Erano presenti in tutte le famiglie e messi in bella mostra quando il prete passava per la benedizione delle case. In genere il loro numero era strettamente proporzioanale al numero dei bambini presenti in casa.
Ho comperato due propati, ancora tiepidi sprigionavano un aroma meraviglioso. Come non strapparne un pezzo? Goduria delle cose semplici! Ottimi! Come quelli fatti in casa!




Se volete, potete cimentarvi, la ricetta é stata postata mesi addietro e la trovate qui .
Altri dolci pasquali:
Treccia semplice di Renzi, Squarcella, Ostie ripiene e cialde . E ancora... i famosi scaldatelli e taralucci al vino. Qui potete trovare idee... per decorare la tavola nei giorni di festa.

Buona Pasqua

CARDONCELLI CON LE UOVA ♥

                 

I cardoncelli con le uova rappresentano un piatto tipico  della    gastronomia pugliese legato alla festività pasquale. Raramente questo piatto si preparare al di fuori delle festività   sia per l'alto costo delle verdure selvatiche,  sia  per la stagionalità delle verdure legata a questo periodo particolare. 
I cardoncelli si presentano piene di spine e vanno accuratamente puliti o meglio "sfilati "di tutta la loro parte fibrosa.
La stessa ricetta viene preparata anche con l'aggiunta di carne d' agnello, al di fuori però della settimana Santa. Durante tale settimana vige ancora fervida la tradizione  di non mangiare carne, in particolare il Venerdì Santo, giorno in cui molti osservano il digiuno.

INGREDIENTI:
1 KG. CARDONCELLI (verdure selvatiche),
4-5 POMODORINI ,
UNO SPICCHIO DI AGLIO, MEZZA CIPOLLA,
 100 GR. DI OLIO EXTRAVERGIE DI OLIVA,
 UNA MANCIATA  DI FORMAGGIO PECORINO GRATTUGIATO,
 2 UOVA,
1 BICCHIERE DI ACQUA,
SALE Q.B.
Questa verdura  ha un sapore leggermente dolciastro; non riesco a paragonarla ad altre verdure poichè  i cardoncelli così come i cardi e i lampascioni hanno un loro sapore unico e ... delizioso!      



Fate lessare i cardoncelli in abbondante acqua salata per circa 15 minuti. Nel frattempo preparate un soffritto con olio extravergine di oliva, aglio e cipolla.
Versate i cardoncelli lessati e scolati;  aggiungete l'acqua,  i pomodorini, il  formaggio e il  sale. Fateli insaporire per 5 minuti. Al primo bollore aggiungete le uova, precedentemente battute e salate. Fateli  cuocere fino a quando le uova non si saranno rapprese. 
                         
Chiudete gli occhi e ... mangiateli caldi!
Buona Pasqua, Clementina.

30 mar 2010

CIAMBELLONE SETTE VASETTI


Dopo un po' di assenza dal mio caro blog, per degli impegni improrogabili e più importanti eccomi di nuovo qui tra voi!
Stamattina mi sono svegliata con una gran  voglia  di respirare  profumo di cose dolci  e  di sapori  di "casa mia". Allora ho deciso di preparare un dolce per colazione leggero ma  sopratutto velocissimo da fare. Ho sfogliato il mio ricettario ed è subito  apparsa questa ricetta. Non ricordo purtroppo la fonte, forse su internet o in tv,... pazienza!
INGREDIENTI:
1 VASETTO DI YOGURT NATURALE,
3 VASETTI DI FARINA OO,
2 VASETTI E 1/2 DI ZUCCHERO SEMOLATO
 ( IO NE HO USATO 2),
1/2 VASETTO DI OLIO DI SEMI (CHI MI CONOSCE SA CHE USO SOLAMENTE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA),
3 UOVA INTERE,
UN BEL PIZZICO DI SALE,
1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI.


Mescolate velocemente tutti gli ingredienti.


E' un dolce che si può preparare tranquillamente mescolando
gli ingredienti in una ciotola, usando un po' di "olio di gomito". 
   

  Io, però, l' ho preparato  con il robot.
Aggiungete per ultimo il lievito per dolci  e ponetelo 
 in forno  preriscaldato a 170° per circa 40 minuti.
  

Fate la prova stecchino e  lasciatelo raffreddare prima di toglierlo dallo
 stampo (io  ho usato uno stampo da 24 cm.)
  

 Spolverizzatelo con dello zucchero a velo.
  
 A presto
Provate anche questo ciambellone!


23 mar 2010

BUONA PRIMAVERA

Dipinto di John O'Brien ©
Con questo bellissimo dipinto di John O'Brien,  anche se un po' in ritardo, 
 auguro a VOI TUTTI una meravigliosa Pimavera piena di luce e
di ispirazioni, ricca di fiori e farfalle.
                      Vi segnalo questo bellissimo sito  ricco di immagini per blog:
http://sandrarossodrago.myblog.it/

Clementina




11 mar 2010

CIAMBELLONE ALL'ARANCIA MORONI


Questo dolce è molto simile al ciambellone all'acqua  e si presta bene ad essere consumato per colazione o per l'ora del tè. E' venuto   alto ben 10 cm! La ricetta l'ho presa qui e vi riporto gli ingredienti :
330 gr. farina 00
320 gr. zucchero (io ne ho usato 270)
4 uova
170 gr. olio di semi (ho usato 120 gr. olio di oliva)
170 gr. succo d'arancia
2  fette scorza d'arancia
1 bustina e 1/4 lievito vanigliato per dolci
1 pizzico sale.
  Montate nel robot le uova  assieme allo zucchero;

unite poco alla volta  l'olio,


il succo di arancia, la scorza d'arancia e la farina setacciata. 

 
Montate bene bene fino ad ottenere un bel composto spumoso.
Unite il lievito e per ultimo il sale.

Versate il composto in uno stampo imburrato ed infarinato.
 Io ho usato uno stampo per babà da 25 cm.  Infornate a 170° per circa 50 minuti.
Ecco il risultato finale!


Colore... biondo,  soffice... come un cuscino  e .... profumatissimo!

A presto,
Clementina




FRITTELLE DI LAMPASCIONI ♥


 
I lampascioni rappresentano una  bontà della tradizione gastronomica pugliese. Si presentano sotto forma di  bulbi   dal sapore amaragnolo. Crescono in  terreni per lo più incolti alla profondità di circa 10-15 cm. nel sottosuolo e sono difficili da trovare. Conosciuti anche con il nome lampagione (Muscari comosum ) sono  consumati per lo più  in Puglia e Basilicata. Hanno proprietà lassative, emollienti, diuretiche, ipoglicemizzante e  disinfettanti. Somigliano nell'aspetto a piccole cipolle selvatiche. 
INGREDIENTI:
500 gr. di lampascioni,
2 uova ,
un ciuffetto di prezzemolo tritato,
una manciata di formaggio grattugiato,
 sale q.b.


 

Pulite e lavate i lampascioni; fate una croce con un coltello, alla base del bulbo, e  metteteli in ammollo in acqua fredda per un paio d' ore, cambiando spesso l'acqua.

     

Lessateli in abbondante salata con poco sale, per circa 30 m., fateli scolare bene;


Versate i lampascioni in una scodella e schiacciateli bene con una forchetta; aggiungete il formaggio,  le uova, il  prezzemolo tritato, sale; mescolate bene. In una padella versate  1/2 litro di olio extravergine di oliva e fatelo riscaldare. Poco alla volta con un cucchiaio prendete un po' del composto e versatelo   nell'olio bollente, friggete  da entrambi i lati. Scolateli non appena avranno raggiunto un bel colore dorato;  poneteli su 


della carta  assorbente  in modo che possano scolare un po' dell'unto di cottura. Mangiateli caldi.
Clementina.

8 mar 2010

SEGNAPOSTO E FIORI...PAPER FLOWERS


Non è grazioso questo portatovagliolo fatto con un fiore di  carta? Sembra  una peonia.
Di facilissima realizzazione, economico  e poi... originale!  Occorre della carta velina colorata, anche di colori diversi ( io ho usato due colori)   e del nastrino in raso.   
L'idea mi è venuta navigando su  youtube   e visitando alcuni siti  come Pane Amore  e Creatività.

 

Questo  video spiega  molto bene come fare una rosa di carta anche se in formato... gigante.


Sono molto decorative... appese dietro ad una finestra, fanno tanto aria di festa


Un caloroso saluto

7 mar 2010

STRUTTO


Non credo farò mai questa conserva  ma mi piace postarla  per   poterla inserire  nel mio archivio personale. Lo strutto ha un sapore di antichi rituali legati sopratutto alla macellazione del maiale. Molti contadini  compravano il   maiale  alla fiera di San Matteo, il 21 Settembre, lo  allevavano alla meglio  con patate, fave,  grano ma sopratutto  granturco. Mi viene da sorridere! Per scrivere questo post ho dovuto intervistare mio padre quasi novantenne !
Il maiale veniva macellato prima di Natale  e non veniva buttato niente  dalle setole alle  orecchie.
Pochi giorni fa mia madre ha  ricevuto del grasso di maiale e ha deciso  di preparare lo strutto. Lo strutto detto comunemente anche sugna si prepara dalle parti grasse, tessuto adiposo, del maiale. Si presenta  pastoso e di colore bianco e dal profumo .... dicono inodore ma  a mio avviso...   sgradevole. Vi consiglio di farlo  in ambienti ben arieggiati perchè in casa non lascia lo stesso profumo di un dolce.


Dalle mie parti per Pasqua si preparano delle sfogliatelle impastate con lo strutto  e farcite con ricotta  zucchero e cannella.
Sfogliatelle  decisamente diverse da quelle  Parhenopee    ma altrettanto squisite  e deliziose. 
Da premettere che quando cucino non consumo grassi animali, evito o riduco sempre anche la dose del  burro. La sfogliatella con la ricotta è l'unica ricetta in cui utilizzo lo strutto. Preferisco usare l'olio extravergine di oliva, più leggero, digeribile e ricco di grassi polinsaturi.

Ingredienti:
  1 kg. parti grasse del maiale
 (allevato possibilmente in modo genuino)
Con questa dose otterrete 4  vasetti, di grandezza media,  di strutto.
 Mettete in una scodella il grasso maiale, tagliato  a pezzettini; copritelo con dell'acqua fredda e lasciatelo in ammollo per circa 30 minuti.


Ripetete quest'operazione 2-3 volte cambiando l'acqua. In questo modo otterrete dello strutto bianchissimo. Scolate bene l'acqua; adagiate il grasso nella pentola e fatelo sciogliere  a fuoco basso  girando di tanto in tanto.


Diventato  liquido passatelo al colino e versatelo  nei  vasetti di vetro, precedentemente sterilizzati. Lasciateli raffreddare,  chiudeteli e conservateli in un luogo fresco.