Ieri, durante una delle mie passeggiate mattutine, nonostante una leggera pioggerella, ho deciso di fare un salto al mercatino dei contadini. Una giornata grigia non basta a fermarmi dal godermi la bellezza dei prodotti della nostra terra. Questo mercatino è sempre un piacere da visitare ed è una vera fonte d'ispirazione per la mia cucina! Appena arrivata al banco delle verdure selvatiche e coltivate, sono rimasta sorpresa: davanti a me c'erano borragine, cardoncelli e persino cardi! Un attimo di confusione mi ha colta. Quest'anno il clima sembra davvero impazzito! Un mix di verdure che non riesco ad inquadrare: borragine autunnale accanto a cardoncelli primaverili e cardi natalizi . È come se le stagioni fossero tutte insieme nello stesso piatto. Mi sono fermata un attimo e mi sono chiesta: "È Pasqua, Natale o autunno?" Non piove da mesi e le piante sembrano disorientate, proprio come noi! Forse anche loro stanno iniziando a fare confusione con questo strano
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Pubblicato da
Clementina Urbano
VESTIZIONE DELLE MADONNE, MADONNA DEI SETTE VELI A FERRAGOSTO.
MADONNA DELLE GRAZIE IN SAN GIOVANNI ROTONDO
La venerazione del popolo sangiovannese verso la Madonna dei Sette Veli si perde nella notte dei tempi. Gli abitanti si recavano nella vicina Foggia, spesso raggiunta a piedi o con carretti, per salutare la Madonna o per chiederle una grazia.
Molto sentita anche la devozione per la Madonna Nera o dell'Incoronata, nei pressi di Foggia, dove ancora oggi si recano i fedeli in pellegrinaggio. Secondo la tradizione la storia della Madonna dei Sette Veli è strettamente connessa alla storia della città stessa e risale intorno all'anno mille.
Pare che durante le lotte iconolclastiche, movimento religioso sviluppatosi intorno alla metà del VIII secolo, ci fu la distruzione di statue, icone, immagini sacre.
Si racconta che in una pozzanghera o laghetto, oggi Piazza del Lago, sia stata ritrovata una tavola iconavetere raffigurante la Madonna nell'atto di offrire all'adorazione il suo figlio Gesù, avvolto da ben sette veli, numero che nel Cristianesimo ha un grande significato simbolico.
In seguito nelle vicinanze il popolo foggiano edificò la Cattedrale.
L'oggetto sacro fu rinvenuto precisamente nel 1092 da dei contadini che conducevano i buoi all'abbeveraggio.
Si narra che sul lago ci fosse una luce strana luce forse non strettamente legata ad un fatto miracoloso ma derivante più da cause scientifiche, gas sprigionati dal lago o luce derivante dalle bruciature di stoppie e che rendeva ben visibile sul lago tre fiammelle, divenuto oggi il simbolo della città.
Il ritrovamento fu accolto dal popolo foggiano come una predilezione celeste e la Madonna dei Sette Veli divenne la Patrona della Città. Col passare degli anni l'icona mariana fu coperta. Il volto della Vergine apparve miracolosamente nella finestrella ovale di colore nero in seguito al terremoto del 1731, che distrusse la città di Foggia e che causò numero morti.
La notizia dell'apparizione si sparse in tutta la provincia e fu così che nacque in San Giovanni Rotondo l'usanza di allestire piccole abitazioni, "Edicole" con veli e con un quadro, spesso ricamato da uva o spighe, molto simile a quello originale.
Usanza, unica forse nel suo genere e che ha ripreso vigore negli ultimi anni grazie all'Arciconfraternita dei Morti Di Sant'Orsola che ne ha promosso e curato la diffusione.
La vestizione delle Madonne è spesso accompagnata da preghiere, canti, Rosari e invocazioni.
Molto sentita anche la devozione per la Madonna Nera o dell'Incoronata, nei pressi di Foggia, dove ancora oggi si recano i fedeli in pellegrinaggio. Secondo la tradizione la storia della Madonna dei Sette Veli è strettamente connessa alla storia della città stessa e risale intorno all'anno mille.
Pare che durante le lotte iconolclastiche, movimento religioso sviluppatosi intorno alla metà del VIII secolo, ci fu la distruzione di statue, icone, immagini sacre.
Si racconta che in una pozzanghera o laghetto, oggi Piazza del Lago, sia stata ritrovata una tavola iconavetere raffigurante la Madonna nell'atto di offrire all'adorazione il suo figlio Gesù, avvolto da ben sette veli, numero che nel Cristianesimo ha un grande significato simbolico.
In seguito nelle vicinanze il popolo foggiano edificò la Cattedrale.
L'oggetto sacro fu rinvenuto precisamente nel 1092 da dei contadini che conducevano i buoi all'abbeveraggio.
Si narra che sul lago ci fosse una luce strana luce forse non strettamente legata ad un fatto miracoloso ma derivante più da cause scientifiche, gas sprigionati dal lago o luce derivante dalle bruciature di stoppie e che rendeva ben visibile sul lago tre fiammelle, divenuto oggi il simbolo della città.
Il ritrovamento fu accolto dal popolo foggiano come una predilezione celeste e la Madonna dei Sette Veli divenne la Patrona della Città. Col passare degli anni l'icona mariana fu coperta. Il volto della Vergine apparve miracolosamente nella finestrella ovale di colore nero in seguito al terremoto del 1731, che distrusse la città di Foggia e che causò numero morti.
La notizia dell'apparizione si sparse in tutta la provincia e fu così che nacque in San Giovanni Rotondo l'usanza di allestire piccole abitazioni, "Edicole" con veli e con un quadro, spesso ricamato da uva o spighe, molto simile a quello originale.
Usanza, unica forse nel suo genere e che ha ripreso vigore negli ultimi anni grazie all'Arciconfraternita dei Morti Di Sant'Orsola che ne ha promosso e curato la diffusione.
La vestizione delle Madonne è spesso accompagnata da preghiere, canti, Rosari e invocazioni.
Un'antica tradizione del mio paese è rappresentata dalla 'accensione dei fuochi di San Giuseppe.
Alcune abitazioni allestite nel giorno di ferragosto per venerare la Madonna dei Sette Veli.
Alcune abitazioni allestite nel giorno di ferragosto per venerare la Madonna dei Sette Veli.
S. SPAVENTA
PIAZZA S. MARIA DE MATTIAS
LU LARIE DERATE SANT'URSULA
VIA A. DIAZ
VIA G.GALILEI
VIA S. DONATO
VIA S. ORSOLA
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LA MIA TERRA
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71013 San Giovanni Rotondo FG, Italia
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