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I Torcinelli del Gargano rappresentano una tradizioni millenaria della cucina pugliese , profondamente legata alle festività pasquali . Questi piccoli involtini di interiora d' agnello , avvolti nella loro rete e legati con il budello, incarnano l'arte antica di valorizzare ogni parte dell'animale. Le origini dei Torcinelli risalgono a epoche lontane, con radici che si intrecciano con le antiche popolazioni della Mesopotamia, dedite all'allevamento degli ovini. Attraverso i secoli, questa tradizione ha viaggiato lungo il Mediterraneo, trovando nel Gargano una sua espressione particolarmente caratteristica e unica. Un'Antica Tradizione Pasquale Durante la Settimana Santa , un periodo carico di spiritualità e riti sacri, l’uccisione dell’agnello era un atto rituale, preparatorio alla grande festa della Pasqua . In questa occasione, ogni parte dell’agnello veniva accuratamente utilizzata: le interiora, comprese le budella, venivano lavate con cura. Le budella, in

RICETTA VINCOTTO DI UVA PUGLIESE - RICETTA MILLENARIA.

VIN COTTO DI UVA PUGLIESE

Vincotto di Uva: Una Tradizione Millenaria.

Il vincotto, con il suo aroma distintivo e il sapore ricco, è una preparazione tradizionale che affonda le radici in una storia millenaria. Questa delizia può essere realizzata sia con fichi, fichi d'India che con l'uva, testimoniando la versatilità e la ricchezza delle risorse naturali del territorio. Oggi vi propongo la ricetta del vincotto fatto con il mosto di uva rosato, un prodotto che si prepara generalmente a settembre dopo la vendemmia. Il sapore del vincotto si sposa benissimo con la salinità del formaggio, creando un'esperienza gastronomica unica e sublime.

Il Vincotto di Uva Rosata: Un Ricco Sciroppo Pugliese.

Il vincotto di uva rosata è una delizia densa e aromatica, tipicamente preparata dopo la vendemmia per esaltare e arricchire numerosi piatti della cucina pugliese. Questa versione sfrutta le qualità uniche dell'uva rosata, conferendo al vincotto un colore distintivo e un sapore intenso.

Ingredienti:

  • 10 litri di mosto di uva rosato, non fermentato
  • 1 mestolo raso di cenere di legna, ben setacciata (circa 100 g)
Da questa dose ottengo circa 2 litri di vincotto.

Procedimento:

  1. Preparazione del Mosto: Utilizza mosto fresco di uva rosato, assicurandoti che non sia fermentato. Mettilo in una pentola capiente.
  2. Aggiunta della Cenere: Aggiungete un mestolo raso di cenere di legna al mosto(circa 100 gr. a litro). Questo aiuterà a chiarificare e a conferire un sapore unico durante la cottura e a togliere l'acido del mosto.
  3. Cottura: Portate il mosto a ebollizione e lasciatelo bollire per almeno un'ora senza schiumarlo, permettendo al liquido di ridursi fino alla metà.
  4. Riposo Notturno: Dopo la bollitura, spegnete il fuoco e lasciate riposare il mosto per tutta la notte.
  5. Filtrazione e Riduzione: Il giorno seguente, filtrate il mosto usando una federa di cuscino che non utilizzi più, la quale ha una trama più sottile e impedisce il passaggio di residui. Riportate il mosto filtrato sul fuoco e lasciatelo bollire a fuoco lento per circa quattro -cinque ore, o fino a quando non si è ridotto a un liquido molto denso, simile a uno sciroppo.
  6. Preparazione dei PICCIULATEDD: A metà cottura del vincotto, aggiungi i tarallini sottili  fatti con solo con farina e l' acqua che prende l'impasto, massimo 200/ 300 g. di farina. Cucinate  questi tarallucci nel vincotto bollente per 15 minuti, a seconda della consistenza desiderata. Questi servono a far addensare ulteriormente il vincotto.
  7. Conservazione: Una volta raffreddato, conservate il vincotto in bottiglie per utilizzarlo in diverse preparazioni. Si conserva bene per lungo tempo.



    Utilizzo Tradizionale: In Puglia, il vincotto è spesso usato come ingredienti per farcire i cavicioni con i ceci o versato sopra le cartellate (carangi) durante le festività natalizie e nell'impasto dei taralli al vin cotto e nella preparazione della Colva È anche delizioso su formaggi forti, come il pecorino canestrato pugliese, dove il suo sapore dolce contrasta magnificamente con la salinità del formaggio.

    Nel mio paese, San Giovanni Rotondo, le pizze fritte vengono spesso accompagnate da vincotto, creando un mix irresistibile di dolce e salato che è una vera delizia per il palato. Un po' come i pancake e succo d'acero, noi abbiamo le pizze fritte al vin cotto!

    Poi c'è un altra ricetta la più bella e buona " LA NEVE AL VINCOTTO"!

    Tra i ricordi più dolci della mia infanzia a San Giovanni Rotondo, c'è quello del sorbetto fatto con vincotto e neve cristallizzata. Non si usava la neve appena caduta, ma quella che si era ben solidificata, raccolta dai luoghi più puliti e intatti. A questa base fredda e pura, aggiungevamo il vincotto, creando un dolce che era tanto semplice quanto magico. Era un rituale invernale che aspettavamo con impazienza, un modo per celebrare la stagione fredda con una dolcezza che sapeva di casa e tradizione. Ogni sorso era un tuffo nei ricordi gioiosi della gioventù, un legame dolce con il passato che ancora oggi riscalda il cuore.



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