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Clementina
Benvenuti nel cuore pulsante della Puglia, dove ogni piatto racconta una storia, ogni tradizione è un viaggio nel tempo e la cultura locale si esprime attraverso i sapori autentici della nostra terra.
 

Natale è ormai alle porte! Tutto è addobbato a festa, l'albero di Natale, il presepio, le candele, le luci colorate e l'angioletto posto alla porta d'ingresso.
Nella sala un grosso vaso con rami di Asparaus,  Agrifoglio, Ilex verticillata e rami di  conifera, un bellissimo tripudio di bacche rosseDalla cucina arrivano  musiche natalizie  e un sottile profumo di pasta lievitata. E' quasi tutto pronto, bisogna solamente friggere una delle specialità gastronomiche  più antiche della tradizione natalizia garganica, le pizze fritte! Io ci vado matta, sono buonissime!
Le pizze fritte sono piccoli triangoli di pasta lievitata,  fritti nell'olio d'oliva 
Una ricetta semplice da preparare che prende nomi diversi  a seconda dei paesini limitrofi, a   Vieste e a Foggia  e anche nel Salento le chiamano "pettole"!
A San Giovanni Rotondo, era tradizione friggere "pizze fritte,"  "calzoncelli con i ceci" e   "carangi", la vigilia di Natale.
Ricordo ancora il forte odore di frittura nelle stradine del paese! 
Comunque,  sono pizzette che non possono mancare  sulle tavole natalizie altrimenti non è Natale!


INGREDIENTI:
1 kg. di farina 00,
più  200 gr. di farina che  servirà per infarinare
 e spolverizzare il piano di lavoro, 
1 cucchiaio di sale grosso da cucina (20 gr),
2 patate lesse,
1 pezzo di lievito di birra, 25 gr.
450 gr. circa di acqua.
1 litro di  olio extravergine di oliva per friggere. 
Procedimento:
Mettete la farina a fontana sulla spianatoia; aggiungete le patate, lessate e passate nello schiacciapatate, il sale, sciolto in mezzo bicchiere di acqua calda; versate per ultimo il lievito sciolto in tiepida tiepida.
Impastate gli ingredienti con l' acqua calda: la quantità d'acqua è all'incirca 450 gr. ma conviene versarla gradualmente e regolarsi di conseguenza. Dovete comunque ottenere un impasto morbido e liscio. Spolverizzate spesso il piano di lavoro con della farina per evitare che l'impasto si attacchi.
Fate un panetto, mettetelo in un contenitore e copritelo con la pellicola trasparente; ponetelo al caldo per circa un'ora. Prima di porre il panetto nel contenitore ungetelo con dell'olio extravergine di oliva e sulla parte superiore fate una croce con un coltello.

A questo punto dalle mie parti si dice"Crisc massa, Crisc massone come criscette Gias Crist ind' lu tron!"
Tradotto in italiano: "Cresci massa, cresci  bella massa grande, così come è cresciuto Gesù Cristo nel suo trono!"
Riprendete il panetto, che nel frattempo  dovrebbe  essere  raddoppiato di volume, e stendete una sfoglia dello spessore di circa mezzo centimetro.
Con un coltello tagliate  la sfoglia in tanti triangoli di  varie dimensioni e spolverizzate sempre il piano di lavoro con della farina.


Versate circa un litro di olio extravergine di oliva in una pentola o in o una teglia dai bordi di almeno 10 cm. Immergete i triangoli di pizza nell'olio bollente e friggeteli da entrambi i lati, tirateli fuori quando avranno assunto un bel colore dorato. Metteteli a scolare in un colapasta.
Trasferiteli in una cesta ricoperta da fogli di carta assorbente in modo da lasciare ancora sgocciolare l'unto di cottura. A me piacciono calde e mangiate così come sono nella loro semplicità senza salumi e formaggi.
Queste pizze si prestano ottimamente ad essere imbottite da caciocavallo, salumi e ricotta. C'è anche una versione della pizza fritta " dolce" condita con vin cotto caldo.

28 commenti:

  1. Non le conosco ma devono essere molto buone!!!Proverò
    UN ABBRACCIO

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  2. che belle che sono,sicuramente sono anche buonissime,complimenti!!

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  3. buoniiiiiii anche noi le facciamo simili e mettiamo dentro o ricotta o acciughe...buonissime!!baci

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. le adoroooooooo!!! anche la mia mamma le fa... devo provarle assolutamente....bravissima

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  6. beh io li imbottirei di tutto...favolosi!

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  7. Devo dire che le pettole mi piaccciono molto normali ma anche super devono essere ottime!!!

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  8. ma che buone!!!!! peccato alla "ciccia"

    fantastiche !!! grazie

    ciao army

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  9. Da me in Toscana si chiamano zonzelle, ficattole, panzanelle a seconda della città.
    Comunque si chiamino sono una cosa stratosfericaaaa!!!!!!

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  10. le zeppole!!!!!!!!!!! ne sono ghiotta!

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  11. ciao Clementina..
    per le tue frittelle baratterie anche una torta al cioccolato ci stai??^_^

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  12. Che ne dici di barattarli con due dei tuoi arancini?

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  13. Sai che non riesco a ricordare se le ho mai assaggiate? Mi sembra di aver addentato qualcosa di simile tanti anni fa, ma non sono sicura. E comunque devono essere buonissime!

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  14. io le conosco con questo nome.... :-(

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  15. Mamma mia che pagherei per provarne una,anche a quest'ora al posto del latte e biscotti me li papperei volentieri :P

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  16. Ciao, le conosco con il nome di panzerotti! Sono ottime, una golosità con i salumi affettati! Brava

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  17. ♥Noo sono bellissime!!!solo al sud ci sono queste meraviglie solo per questo sono contenta di essere napoletana per il resto no!
    bravissima come sempre!!!
    baci baci

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  18. Con molto piacere e grazie per l'invito. Auguri di buone feste a tutto lo staff di Petitchef. Clementina

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  19. Ciao Clementina,
    io sono di San Giovanni Rotondo, ma da un po' di anno vivo a Lecce. Buone le pizze fritte!! Qui si chiamano pittule, ma secondo me sono un po' più pesanti delle nostre amate pizze fritte!! Che buone!! Gnam gnam!!

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  20. abito in francia ma sono del gargano le ricette mi ricordano l infanzia grazie.viva la puglia .

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  21. Non ti resta che metterti ai fornelli adesso hai la ricetta! Grazie a te! Clementina

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  22. Sono buonissime, da noi a Ferrandina in Basilicata si chiamano pettole e sono rotonde con il buco al centro simili alle ciambelline. A me piacciono soprattutto mangiarle a Natale e mangiarle con dello zucchero o un pò di miele sopra.:P

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  23. Secondo voi posso usare la farina di semola e cuocerle al forno anziché fritte?

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