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Clementina
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 MADONNA DELLE GRAZIE IN SAN GIOVANNI ROTONDO

La venerazione del popolo sangiovannese verso la Madonna dei Sette Veli si perde nella notte dei tempi. Gli abitanti si recavano nella vicina Foggia, spesso raggiunta a piedi o con carretti, per salutare la Madonna o per chiederle una grazia.
Molto sentita anche la devozione per la Madonna Nera o dell'Incoronata, nei pressi di Foggia, dove ancora oggi si recano i fedeli in pellegrinaggio. Secondo la tradizione la storia della Madonna dei Sette Veli è strettamente connessa alla storia della città stessa e risale intorno all'anno mille. 
Pare che durante le lotte iconolclastiche, movimento religioso sviluppatosi intorno alla metà del VIII secolo, ci fu la distruzione di statue, icone, immagini sacre.
Si racconta che in una pozzanghera o laghetto, oggi Piazza del Lago, sia stata ritrovata una tavola iconavetere raffigurante la Madonna nell'atto di offrire all'adorazione il suo figlio Gesù, avvolto da ben sette veli, numero che nel Cristianesimo ha un grande significato simbolico.
In seguito nelle vicinanze il popolo foggiano edificò la Cattedrale.
L'oggetto sacro fu rinvenuto precisamente nel 1092 da dei contadini che conducevano i buoi all'abbeveraggio
Si narra che sul lago ci fosse una luce strana luce forse non strettamente legata ad un fatto miracoloso ma derivante più da cause scientifiche,  gas sprigionati dal lago o luce derivante dalle bruciature di stoppie e che rendeva ben visibile sul lago tre fiammelle, divenuto oggi il simbolo della città. 
Il ritrovamento fu accolto dal popolo foggiano  come una predilezione celeste e la Madonna dei Sette Veli divenne  la Patrona della Città. Col passare degli anni l'icona mariana fu coperta. Il volto della Vergine apparve miracolosamente nella finestrella ovale di colore nero  in seguito al terremoto del 1731, che distrusse la città di Foggia e che causò numero morti.
La notizia dell'apparizione si sparse in tutta la provincia e fu  così che nacque in San Giovanni Rotondo l'usanza di allestire piccole abitazioni, "Edicole" con veli e con un quadro, spesso ricamato da uva o spighe, molto simile a quello originale.
Usanza, unica forse nel suo genere e che ha ripreso vigore negli ultimi anni grazie all'Arciconfraternita dei Morti Di Sant'Orsola che ne ha promosso e curato la diffusione.
La vestizione delle Madonne è spesso accompagnata da preghiere, canti, Rosari e invocazioni.
Un'antica    tradizione    del   mio    paese   è   rappresentata dalla 'accensione dei fuochi di San Giuseppe.
Alcune abitazioni allestite nel giorno di ferragosto per venerare la Madonna dei Sette Veli.


                                                                     S. SPAVENTA
                                                                                                                        
 PIAZZA S. MARIA DE MATTIAS 
LU LARIE DERATE SANT'URSULA 


VIA A. DIAZ


VIA G.GALILEI


VIA S. DONATO 



VIA S. ORSOLA 

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