Pomodori Appesi: Un Tesoro dell'Estate che Illumina l'Inverno Pugliese
In Puglia, verso la fine dell’estate, si apriva una stagione di intenso lavoro agricolo che andava oltre la semplice raccolta. Oltre alla preparazione della passata di pomodoro c'era la raccolta delle mandorle e nelle giornate ventose si approfittava della pulizia del grano per la semina. Infine, si dedicava particolare attenzione alle sarte dei pomodori appesi, un metodo tradizionale per conservare il sapore del pomodoro durante l’inverno. Questo processo, tramandato di generazione in generazione, era più di una necessità: era un gesto culturale, una testimonianza dell’ingegno e della sostenibilità della cucina pugliese.
La pratica di intrecciare i pomodori in sarte (o ‘nzerta o sart ) non è esclusiva della Puglia, ma è diffusa in tutto il Sud Italia. Tuttavia, ogni territorio ha le sue specificità, e in Puglia questa tradizione sta diventando sempre più di nicchia.
Una tradizione antica e sostenibile
Appendere i pomodori non è solo una tecnica di conservazione, ma un’arte che unisce praticità e bellezza. Vederli appesi al soffitto, tutti in fila, affascina per la loro semplicità: è un tocco di colore che contrasta con i muri imbiancati a calce, spezzando la monotonia dell' inverno arricchendo le nostre case.
Le sarte, o corone o collane di pomodori, prendono il nome dalla parola 'sarta', che in dialetto pugliese indica l'intreccio o la legatura accurata. Le sarte vengono realizzate subito dopo la raccolta, in agosto. I grappoli di pomodori vengono intrecciati su fili resistenti, a volte si usano anche dei distanziatori di legno per evitare le muffe, e appese in cantine fresche luoghi ben ventilati, dove restano per mesi, pronte per la cucina invernale.
Non tutti i pomodori, però, sono adatti a questa conservazione, ma solo la qualità vernino cioè quella più resistente all'inverno. Le varietà utilizzate in Puglia si distinguono per la loro buccia spessa, la polpa soda e la capacità di mantenere sapore e consistenza intatti. Tra le più comuni troviamo:
Pomodoro Regina: Coltivato nelle aree costiere di Monopoli e Fasano, è caratterizzato da un calice a forma di corona che protegge il frutto e garantisce una lunga conservazione. La sua polpa soda e leggermente sapida lo rende perfetto per molteplici utilizzi. Dal 2012 è stato inserito tra i prodotti PAT ( Prodotto Agroalimentare tradizionale Italiano).
Prunill di Lucera: Tipico del Tavoliere delle Puglie, questo pomodoro allungato è apprezzato per la sua polpa densa e la forma affusolata, ideale per creare sarte compatte e resistenti.
Gialletto: Con la sua buccia dorata e il sapore intenso, aggiunge un tocco di colore alle sarte e arricchisce piatti tradizionali con una nota decisa e inconfondibile.
Come si utilizzano
I pomodori appesi continuano a essere un ingrediente fondamentale della cucina pugliese, valorizzati per il loro sapore unico di super concentrato di aroma di pomodoro. Questo tipo di conservazione dona ai pomodori un gusto intenso, più dolce e molto più saporito rispetto al fresco, rendendoli ideali per piatti ricchi di carattere.
Tra i piatti in cui vengono utilizzati spiccano:
Pane e pomodoro: Un classico intramontabile, con pomodori schiacciati, olio extravergine e olive nere.
Pesce azzurro: I pomodori appesi sono spesso utilizzati per insaporire piatti di pesce, conferendo un gusto fresco e aromatico anche ai mesi più freddi.
Pietanze di vario tipo: il pomodoro viene leggermente scottato e utilizzato in varie ricette locali come acquasala, per condire la pizza
Spaghetti alla San Giuannin: un piatto semplice e saporito, dove i pomodori appesi vengono cotti con aglio, olio e origano, poi utilizzati per mantecare gli spaghetti.
Un'eredità preziosa e sostenibile
La sarta dei pomodori appesi non è solo un’eredità del passato, ma anche un esempio concreto di sostenibilità. Questa pratica evita sprechi, consente di valorizzare i prodotti dell’orto e rappresenta un gesto di rispetto verso la terra.
Oltre al loro sapore autentico e concentrato, i pomodori appesi raccontano le nostre radici, un gesto semplice che esalta la bellezza del passato e arricchisce di calore e amore la cucina di oggi.
Le sarte dei pomodori, un tempo usati per conservare il raccolto e risparmiare, oggi sono considerati un prodotto di nicchia e, se acquistati, possono avere un costo elevato, rendendoli ancora più preziosi.
Tag:
Pomodori appesi, sarta pugliese, cucina sostenibile, pomodoro regina, prunill, gialletto, tradizioni cucina, cucina pugliese, pomodori invernali
Nessun commento:
Grazie per essere passato da qui!
Torna presto per nuove ricette e storie.